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Aprire una riflessione generale sulla disciplina della tutela del territorio e della conservazione del paesaggio, di tipo non solo naturalistico ma anche urbano, in direzione di una vivibilità ordinaria accettabile. Questo il tema al centro del Convegno di Studi intitolato "La Convenzione Europea del paesaggio: interpretazioni ed applicazioni", che si svolgerà nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio venerdì 16 giugno dalle 9,30 alle 18,30L'incontro, promosso da Regione Toscana, Comune di Firenze ed Università degli Studi di Firenze, è stato presentato stamani dall'assessore all'ambiente Claudio Del Lungo insieme a Gian Franco Cartei, ordinario di diritto amministrativo presso l'ateneo fiorentino. E' lo stesso luogo in cui fu sottoscritta la Convenzione Europea del Paesaggio il 20 ottobre del 2000, che è stata approvata dal parlamento nel luglio scorso e che entrerà in vigore dal primo settembre di quest'anno.«Lo scopo di questo lavoro è la salvaguardia del paesaggio ha spiegato l'assessore Del Lungo nella sue tre caratterizzazioni ovvero quella naturale, quella coltivata o urbanizzata e quella storica». La stessa Convenzione definisce il Paesaggio come determinata parte del territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dalle azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni. «Si può inquinare in molti modi ha aggiunto l'assessore all'ambiente, parlando della depauperazione a seguito di interventi di innovazione urbanistica, che interessano centri storici monumentali di grandi e piccole città toscane quali l'apposizione di insegne luminose sopra i tetti ed accostamenti di materiali dalle tonalità stridenti, che cambiano i colori e la fisionomia che caratterizzano il paesaggio».Accademici provenienti dai maggiori atenei italiani, esperti di discipline giuridiche, urbanisti, architetti di paesaggio e rappresentanti delle associazioni ambientaliste discuteranno venerdì di politica del paesaggio e del governo del territorio, del ruolo della pianificazione, delle competenze degli enti locali dopo le modifiche apportate al titolo V della Costituzione e del conflitto Stato-Regioni-Enti locali in materia di tutela e disciplina del paesaggio.«La convenzione è un importante documento giuridico ha sottolineato il professor . Cartei che però va ad impattare con altri regolamenti giuridici già presenti in materia». Il dibattito verterà dunque anche sul rapporto conflittuale tra la Convenzione, che ha l'obiettivo di promuovere presso le autorità pubbliche l'adozione di politiche di salvaguardia, di gestione e di pianificazione dei paesaggi e di organizzare la cooperazione europea nelle politiche di settore, ed il Codice Urbani sulla tutela dei beni culturali e del paesaggio recentemente modificato, per quel che riguarda le innovazioni urbanistiche. Il punto di arrivo in questo senso, come spiega ancora l'ordinario di diritto amministrativo, è far coesistere le innovazioni all'interno di uno sviluppo sostenibile, facendo sì che «la Convenzione Europea del Paesaggio si integri con le politiche ambientali, urbanistiche , sociali ed economiche promosse dai governi».Dopo i saluti dell'assessore Del Lungo e del rettore Augusto Marinelli, i lavori del convegno saranno aperti saranno aperti dal professore Giuseppe Morbidelli dell'Università di Roma in qualità di moderatore. Seguirà un'introduzione del prof. Cartei, organizzatore della giornata di studi e studioso dei temi del paesaggio e poi tutti gli interventi dei relatori.«Solo attraverso una disciplina precisa che regoli gli interventi di innovazione urbanistica facendoli coesistere e mimetizzandoli con il paesaggio in cui sono inseriti ha concluso l'assessore Del Lungo - si riuscirà a conservarlo nel miglior modo possibile. E' essenziale discutere di questo per recuperare quella parte di paesaggio che abbiamo inquinato e riportarlo al suo antico splendore».(lb)