Quartiere 4: corsi comunali di ginnastica. Presidente DEugenio: Qualcuno sta sollevando un inutile e falso polverone

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"Da ieri sta circolando nella rete di posta elettronica comunale un comunicato a firma Cobas contenente pesanti accuse alle scelte politiche e amministrative del Quartiere 4, improvvisamente additato al pubblico ludibrio come battistrada delle esternalizzazioni ed autore, secondo il comunicato, delle peggiori nefandezze nelle scelte gestionali delle risorse umane. In parole povere saremmo i perfidi esecutori di una operazione-laboratorio destinata ad aprire il varco verso ulteriori precarizzazioni del personale. Una partita truccata, insomma. Non a caso, il titolo del volantino è: «Siete peggio della Juventus!», un insulto niente male dalle nostre parti".È la replica del presidente del Quartiere 4 Giuseppe D'Eugenio al comunicato dei Cobas che accusano l'Amministrazione di aver soppresso i corsi di ginnastica nel quartiere, "promuovendo" l'esternalizzazione degli stessi."Ricapitoliamo la vicenda in modo da ricostruire quali sono i «capi d'accusa» di questo autentico «polverone» che si è voluto alzare ad ogni costo, pur avendo ricevuto tutti i chiarimenti amministrativi del caso – prosegue il presidente D'Eugenio –. Il Quartiere 4 avrebbe, a mezzo dell'associazione «Essere» (niente a che vedere con il noto Fondo di Aiuto Sociale), prefigurato una sorta di esternazione del servizio dei corsi di ginnastica per adulti e anziani, per giunta a costi maggiori per l'Amministrazione Comunale. Cosa è accaduto? Siamo davvero impazziti tutti quanti, oppure siamo al soldo di qualche perfida strategia antipopolare?""Cominciamo col dire che l'incertezza sugli esiti della Legge Finanziaria ha messo seriamente a rischio, come tutti ben sappiamo, la continuità dei corsi nelle piscine e nelle palestre comunali, specialmente quelli iniziati in autunno – spiega il presidente del Quartiere 4 –. Soprattutto, pendeva sulle nostre teste la previsione di non poter rinnovare per più di una volta l'incarico a tempo determinato degli operatori. Siamo arrivati a fine anno senza sapere se e come avremmo potuto svolgere queste attività e con quali risorse. I corsi di ginnastica per anziani sono, fra l'altro, una delle forme di attività fisica più richieste e che maggiormente hanno bisogno di continuità per poter far valere la loro efficacia in termini di benessere. Il Quartiere 4, preoccupato per la sorte di questo servizio, lo scorso 14 dicembre ha approvato all'unanimità un ordine del giorno in cui si chiedeva all'Amministrazione Comunale «la decisione di proseguire tale attività con le attuali modalità gestionali in modo da avere il tempo necessario per individuare nuove forme per la realizzazione e l'organizzazione dei corsi». Altrettanto ci stava a cuore la possibilità di assicurare certezza reddituale agli operatori professionali impegnati nella conduzione dei corsi. Proprio per questo erano state predisposte, alle condizioni di status quo, le relative determinazioni dirigenziali che attendevano soltanto che si accendesse un semaforo verde"."Non avendo ricevuto per tempo alcuna riposta esauriente da parte degli organi comunali (la riunione operativa si è svolta solo il 9 gennaio scorso) abbiamo ritenuto di chiedere all'associazione in questione di assorbire provvisoriamente, solo per il periodo necessario a concludere il ciclo di corsi avviato, gli operatori già impegnati mantenendo immutate le loro condizioni economiche – conclude il presidente D'Eugenio –. La differenza di costo della prestazione (da 6.042 a 9.900) sta tutta nel diverso regime fiscale e contributivo richiesto ai detentori di partita Iva e si tratta di un sacrificio che ci siamo imposti al solo scopo di garantire un servizio atteso da tanti cittadini. Che tutto questo venga presentato come una subdola operazione di sfruttamento o come una premessa di una politica gestionale «moderata» appare francamente grottesco e poco serio, senza voler replicare alla stupidaggine secondo la quale staremmo utilizzando i nostri «gloriosi trascorsi» come una pretesa di impunità. Per favore, smettiamola davvero con i «polveroni» e discutiamo piuttosto nel merito delle cose. Da questo punto di vista ribadiamo la nostra piena disponibilità a confrontarci con tutte le organizzazioni dei lavoratori, anche perché la stabilizzazione del precariato si costruisce assai di più con gli atti concreti che non con i comizi propagandistici". (uc)