Approvate due mozioni della commissione pari opportunit

Due atti presentati dalla commissione pari opportunità sono stati approvati dal consiglio comunale nelle sedute del 20 aprile.
Si tratta delle mozioni per la «partecipazione e trasparenza nella Società della Salute» e «per l'uguaglianza di donne e uomini nella vita locale». (fn)


Queste le due mozioni:

Comune di Firenze
Commissione Consiliare Pari Opportunità
Mozione "Partecipazione e trasparenza nella Società della Salute"
Il Consiglio Comunale
VISTE
la proposta di Delibera n. 2009/00060 in data 8 settembre 2008 avente per oggetto "Consorzio Società della Salute di Firenze - Approvazione Bilancio preventivo 2008 e bilancio consuntivo 2007";
la proposta di Delibera n.2009/00061 del 2 febbraio 2009 avente per oggetto "Consorzio Società della Salute di Firenze: approvazione Piano Integrato di Salute 2008/2010 e Relazione annuale sullo stato di salute anni 2005/2007";
la proposta di Delibera n.2009/00062 del 2 febbraio 2009 avente per oggetto "Consorzio Società della Salute: adeguamento dell'assetto istituzionale della SdS alla legge regionale 60/08. Proroga parziale Accordo di programma tra Comune ed Azienda USL 10 di Firenze per la realizzazione in forma integrata dell'attività di integrazione socio-sanitaria";
PRESO ATTO CHE
il Direttore della Società della Salute è intervenuto nella seduta della Commissione Pari Opportunità in data 26 febbraio 2009 e ha sottolineato l'importanza della partecipazione dei cittadini e delle cittadine - attraverso il Comitato per la partecipazione e la Consulta del Terzo settore - e il ruolo essenziale che le persone devono svolgere in collaborazione con il sistema integrato dei servizi socio-sanitari;
il processo di invecchiamento demografico sta incrementando nella popolazione il contingente di anziani, soprattutto donne, in termini assoluti e relativi,
che 5.788 soggetti hanno usufruito di 221.359 prestazioni riabilitative nel corso del 2007 e che il 58,8% degli utenti è rappresentato da donne;
che a Firenze il numero di famiglie monogenitoriali costituisce il 13,7% delle famiglie totali;
che le famiglie con capofamiglia donne sono il 75,5% di quelle monogenitoriali con figli;
VISTA
la proposta di Delibera n. 2009/00145 del 9 marzo 2009 avente per oggetto "Approvazione della Convenzione e dello Statuto della Società della Salute di Firenze;
ESAMINATE
le bozza dello Statuto e della Convenzione;
TENUTO CONTO CHE
in ogni politica pubblica deve essere effettuata la valutazione dell'impatto sulla salute, come ampiamente sostenuto anche nella nella pianificazione regionale e programmazione;
RITENUTO
essenziale che detta valutazione debba essere effettuata anche secondo l'ottica di genere in quanto il genere deve essere considerato un determinante di salute;
RITENUTO
che la salute in tutte le politiche significa promuovere azioni capaci di incidere sui determinanti della salute e significa valutare l'impatto che le politiche non sanitarie hanno sulla salute;
CONSIDERATO
che la Commissione Europea con la "Tabella di marcia per la parità tra donne e uomini 2006/2010 continua a ribadire tra gli ambiti prioritari il riconoscimento della dimensione del genere nel settore sanitario, proprio perché è ancora lontana l'integrazione di genere nelle politiche sanitarie;
SI IMPEGANA A
a prevedere con apposita delibera che la Commissione Pari Opportunità sia rappresentata almeno in qualità di "osservatrice" nell'Assemblea dei Soci, in analogia a quanto avviene con l'attuale composizione della Giunta della SdS che vede la presenza sia dei rappresentanti delle opposizioni che della Presidente della Commissione Servizi Sociali e Sanità, valorizzandone il ruolo e le competenze;
a prevedere con medesima delibera opportuni indirizzi affinché la composizione del Comitato di partecipazione e della Consulta del terzo settore avvenga con bandi aperti alla partecipazione di tutti gli interessati e di tutte le interessate e che le nomine siano effettuate nel rispetto del principio di parità previsto dalla L.10 aprile 1991 n. 125 prevedendo che sia garantito il rispetto della proporzione del 50% fra i due generi;
a indicare almeno una donna per la designazione dei due componenti del Collegio sindacale di competenza del Consiglio comunale;
a rendere noto alla cittadinanza che le sedute dell'Assemblea dei Soci sono pubbliche, al fine di rendere concreto il diritto di partecipazione su un tema così rilevante per la vita di tutte le persone.


Commissione Pari Opportunità
Mozione per l'uguaglianza di donne e uomini nella vita locale
IL CONSIGLIO COMUNALE
Premesso che la Carta Europea per l'Uguaglianza di Donne e Uomini nella vita locale e regionale, elaborata dal Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa, in collaborazione con numerosi partners e con il sostegno della Commissione europea, è stata adottata e sottoscritta dagli Stati Generali del CCRE il 12 maggio 2006 a Innsbruck;
Considerato che il Comune di Firenze ha sottoscritto la predetta Carta il 1° dicembre 2006, riconoscendo così, come afferma l'art. 1 " ...che il diritto alla parità è un fondamentale requisito preliminare della democrazia, e che la società democratica non può permettersi di ignorare le capacità, le conoscenze, l'esperienza e la creatività delle donne."
Preso atto che la Carta afferma che la dimensione di genere deve essere presa in considerazione nell'elaborazione delle politiche, dei metodi e degli strumenti che riguardano la vita quotidiana della popolazione locale - per esempio attraverso tecniche d'integrazione di genere in tutte le politiche e l'assunzione del parametro di genere nell'elaborazione e nell'analisi dei bilanci;
Visto l'art.1 che prevede, tra l'altro, che Il firmatario riconosce che il diritto alla parità è un preliminare fondamentale della democrazia, e che la società democratica non può permettersi di ignorare le capacità, le conoscenze, l'esperienza e la creatività delle donne;
Rilevato che tale documento, in attuazione del principio di sussidiarietà, si rivolge agli Enti locali e regionali d'Europa - le autorità più vicine ai cittadini - con l'obiettivo di introdurre la parità di genere nella vita di tutti i giorni in ambito locale;
Considerato che l'uguaglianza fra donne ed uomini costituisce un principio fondamentale del diritto comunitario e della nostra Costituzione;
Visto l'articolo 5 dello Statuto ai sensi del quale il Comune è impegnato per creare le condizioni di pari opportunità fra donne e uomini nella vita sociale, culturale, economica e politica;
Tenuto conto che la sottoscrizione della Carta implica l'impegno dell'esecutivo locale ad adottare entro due anni dalla sottoscrizione un "Piano d'azione per l'uguaglianza" che fissi le priorità, gli interventi, le risorse necessarie alla sua realizzazione;
Rilevato che tale Piano d'azione deve essere elaborato tramite un'ampia consultazione ed in collaborazione con le istituzioni e le organizzazioni presenti sul territorio;
Preso atto che la Commissione Pari Opportunità ritiene che Il "Piano d'azione per l'uguaglianza" debba prevedere prioritariamente azioni che facciano riferimento agli articoli della Carta a fianco indicati:
Rappresentanza politica (art.2)
Partecipazione alla vita politica e civica (art.3)
Neutralizzare gli stereotipi (art. 6)
Analisi di genere (art 9)
Discriminazioni molteplici o ostacoli (art. 10)
Istruzione e formazione continua (art.13)
Salute (art. 14)
Abusi sessuali (art.22)
Tratta degli esseri umani (art.23)
Sviluppo economico (art.26)
Invita
Il Sindaco e la Giunta a tener conto delle sollecitazioni della Commissione Pari Opportunità e concorda circa la necessità di adottare misure specifiche per mettere in pratica le disposizioni della Carta, secondo le priorità richiamate in premessa, tramite l'adozione e la successiva messa in pratica del "Piano d'azione per l'uguaglianza" in un rapporto di stretta collaborazione con la Commissione Pari Opportunità e con il Comitato Pari Opportunità.