Domenici: "Continua l'impegno concreto per rendere le Piagge più vivibili"

Il sindaco lo aveva annunciato solo due settimane fa e lo aveva ripetuto a un cittadino delle Piagge durante la video-chat line: "quello di via Umbria è l'ultimo insediamento abusivo rimasto nella zona e siamo pronti a intervenire".E questa mattina è scattata l'operazione."Con questo intervento – ha precisato Leonardo Domenici – abbiamo ricondotto tutta l'area che costeggia l'Arno davanti alle Piagge in condizioni di vivibilità. L'amministrazione sta realizzando interventi concreti e forti per rendere le Piagge sempre più un bel quartiere. Un impegno preso fin dall'inizio del mio mandato con chi vive in questa parte di Firenze e stiamo cercando di portare avanti con serietà e continuità gli impegni che ci siamo assunti.Voglio ricordare i circa cento miliardi che, grazie ai piani di recupero urbano e al contratto di quartiere, consentiranno un mega lifting della zona; il nuovo supermercato da tempo richiesto dai residenti e, infine, gli interventi per la sicurezza di chi vive nell'area. Le Piagge devono tornare ad essere una parte vitale di Firenze e, con l'intervento di oggi, possiamo dire che un altro tassello è stato posto al suo posto"."Voglio ringraziare la polizia municipale, i carabinieri e la polizia e l'ufficio città sicura - ha aggiunto il sindaco - per l'impegno profuso in questo, come negli altri interventi".Lo sgombero di questa mattina è il terzo intervento sulla riva dell'Arno, davanti alle Piagge. Prima c'è stato quello nella zona Piagge-via San Donnino, il 24 luglio 2000. Durante l'operazione sono state trovate 22 persone in gran parte di origine rumena.Tutte sono state accompagnate in Questura per le operazioni di riconoscimento e denunciate per "invasione di territorio". Sette, due albanesi e 5 rumeni, sono stati accompagnati a Brindisi e da qui rimpatriati nei loro paesi.Per gli altri è scattato il decreto di espulsione. Le ruspe hanno iniziato l'opera di bonifica che, oltre al recupero di tutto il materiale, ha comportato l'abbassamento del terreno in modo da non offrire più "riparo" a coloro che volessero tornare in un'area non vivibile anche dal punto di vista igienico.Il secondo intervento è stato quello alle Draghe, che è avvenuto il 9 novembre 2000. Un'operazione umanitaria che ha comportato il trasferimento di 153 persone, per metà minori, che vivevano negli accampamenti di fortuna alle Draghe di Brozzi, in condizioni igieniche impossibili e con il rischio di finire sott'acqua in caso di piena dell'Arno.Tutte sono state accolte in strutture al chiuso e sono assistite dalle associazioni di volontariato: la Caritas ha accolto 72 persone nelle strutture di Villa Pieragnoli e Ugnano; l'Arci assiste 17 persone nella struttura di Montemurlo, mentre la Madonnina del Grappa assiste 54 persone nell'area temporanea di via dell'Olmatello.Subito dopo lo sgombero dell'area è iniziata l'opera di bonifica della zona e quella di smaltimento dei rifiuti. Intervento che, per l'ampiezza dell'area, sta ancora proseguendo.