Andriulli (AN): «Niente tesserino per i docenti dell'Iti»
Il Sindaco revochi l'obbligo, per i docenti dell' ITI "Leonardo da Vinci", di utilizzare un tesserino magnetico per la rilevazione automatica delle presenze. La richiesta è contenuta in un'interrogazione presentata dal consigliere di Alleanza Nazionale Antonio Gerardo Andriulli.«Il docente - scrive Andriulli - appartiene a una delle rare categorie di dipendenti i cui, pur modesti, ritardi sono pressoché in occultabili, sia perché firma il giornale di classe, documento ufficiale, sia perché l'assenza dell'insegnante in una classe di allievi minorenni viene subito denunciata dall'indisciplina della stessa, senza bisogno del ricorso a costosi meccanismi magnetici di rilevazione delle presenza».«In caso di ritardi per il personale impiegatizio - prosegue l'interrogazione - sono possibili meccanismi di compensazione mentre risulta più difficile un recupero per i docenti che, anche per cause di forza maggiore, dovessero ritardare l'ingresso».Secondo Andriulli, inoltre, «per le sue caratteristiche di flessibilità e la sua complessa articolazione l'orario del docente è estremamente frammentato e spesso, per ovviare all'assenza di colleghi, le segreterie richiedono ai docenti di anticipare o posticipare lo svolgimento di una lezione. In quest'ultimo caso, si registrerebbe una sfasatura fra l'orario effettuato e quello certificato, con un enorme aggravio del lavoro burocratico di controllo e un prevedibile contenzioso».Per questo il consigliere di AN chiede al Sindaco «se non ritenga opportuno revocare il provvedimento o, quanto meno, sospenderlo in attesa che sia stata chiarita, a livello normativo, la situazione dei docenti statali». (fn)Questo il testo dell'interrogazione:Oggetto: tesserino magnetico docenti ITI IPIA "Leonardo da Vinci"AVUTA NOTIZIA che il Preside dell'ITI-IPIA "Leonardo da Vinci" e Scuole annesse ha esteso a tutto il personale docente di ruolo dell'Istituto l'obbligo di utilizzare un tesserino magnetico per la rilevazione automatica delle presenze;CONSIDERATO:- che l'obbligo del cartellino magnetico per la rilevazione automatica delle presenze non è stato finora esteso al personale docente statale;- che il personale docente dell'ITI-IPIA è stato equiparato a tutti gli effetti al personale docente statale, sotto il profilo sia economico sia normativo;- che, in base alla dottrina e alla giurisprudenza più illuminate, "l'insegnante statale può considerarsi equiparato a un libero professionista (
) che svolge la sua attività alle dipendenze di un ente pubblico" e non a un comune impiegato (Carlo Bortolani, Guida alla Costituzione, Zanichelli, Bologna 1983, p. 73);- che anche altri obblighi gravanti sui dipendenti pubblici come il giuramento di fedeltà non sono prescritti per i docenti statali e per gli insegnanti dell'ITI-IPIA, in quanto a essi equiparati;- che il docente appartiene a una delle rare categorie di dipendenti i cui, pur modesti, ritardi sono pressoché in occultabili, sia perché firma il giornale di classe, documento ufficiale, sia perché l'assenza dell'insegnante in una classe di allievi minorenni viene subito denunciata dall'indisciplina della stessa, senza bisogno del ricorso a costosi meccanismi magnetici di rilevazione delle presenza;- che, in caso di ritardi per il personale impiegatizio, sono possibili (e già in atto presso pubbliche amministrazioni) meccanismo di compensazione (recupero dei minuti persi in unica soluzione, orario flessibile etc.), mentre risulta più difficile un recupero per i docenti che, anche per cause di forza maggiore, dovessero ritardare l'ingresso;- che, per le sue caratteristiche di flessibilità e la sua complessa articolazione (frammentazione, ore di "buco" fra una lezione e l'altra, rientri pomeridiani etc.), l'orario del docente è estremamente frammentato e che inoltre spesso, per ovviare all'assenza di colleghi, le segreterie richiedono ai docenti di anticipare o posticipare lo svolgimento di una lezione;- che, in quest'ultimo caso, si registrerebbe una sfasatura fra l'orario effettuato e quello certificato, con un enorme aggravio del lavoro burocratico di controllo e un prevedibile contenzioso;INTERROGO il SindacoPer sapere se non ritenga opportuno revocare il provvedimento o, quanto meno, sospenderlo in attesa che sia stata chiarita la situazione dei docenti statali riguardo alla normativa in oggetto.Antonio Gerardo Andriulli