Una guida alle organizzazioni del volontariato a Firenze

Una guida per conoscere, incontrare e condividere l'impegno delle quasi 200 organizzazioni di volontariato presenti a Firenze nel campo del sociale, della sanità, della protezione civile e ambientale, della cultura: è stata curata dal Comune insieme al Cesvot (centro servizi volontariato Toscana) e presentata stamani in Palazzo Vecchio dall'assessore al Terzo settore Andrea Ceccarelli.Il volume raccoglie in pratiche schede, con dati anagrafici e tipo di attività svolta, i 183 gruppi iscritti al registro regionale; i più numerosi sono quelli che operano nel campo sociale (89), sanitario (25) e sociosanitario (40); nel culturale ce ne sono 13, nella protezione civile 10, nell'ambiente 4 e nello sport e tempo libero 2. "Raccogliere, organizzare e pubblicare questi dati – dice l'assessore Ceccarelli – è stato un lavoro lungo e impegnativo. Il risultato però è uno strumento di grandissima utilità: non solo per gli addetti ai lavori, ma per chiunque voglia avvicinarsi a questo mondo, così ricco di impegno e solidarietà, che porta ormai un apporto fondamentale all'attività delle pubbliche amministrazioni. E sono particolarmente orgoglioso del fatto che Firenze sia la città dove si registra in assoluto il maggior numero di organizzazioni, associazioni, cooperative sociali, fondazioni, enti ausiliari: sono oltre mille. D'altra parte Firenze ha una tradizione nel campo del volontariato che nasce da lontano: la prima Misericordia venne fondata dal 1244". Per l'esattezza, la nostra città conta 1087 associazioni del "terzo settore": oltre alle 184 censite dalla guida, 58 cooperative sociali iscritte al registro, 128 associazioni iscritte all'albo regionale, 10 enti morali, 36 fondazioni, 4 comitati, 1 ong (organismo non governativo), 58 gruppi parrocchiali e altri 608 gruppi.Ceccarelli ha ricordato il recente convegno in Palazzo Vecchio, dove si è parlato di creare nuove forme di collaborazione fra amministrazione comunale e associazioni del "terzo settore", per rinnovare la politica sociale a Firenze e proseguire la costruzione di un nuovo welfare locale, dove l'associazionismo possa avere un ruolo decisivo. "Dovremo cercare di coordinare meglio le specificità di diversi gruppi di volontari, pur nella tutela della rispettiva autonomia – ha detto l'assessore – E' la funzione delle Reti di solidarietà, un progetto a cui stiamo dedicando risorse umane e finanziarie". (ag)