Denuncia di Sgherri (Rifondazione): «Disabile operata al seno non accede al centro di cura per colpa delle barriere architettoniche»

Le barriere architettoniche presso la sede dell'associazione "Donne come prima" devono essere abbattute. La richiesta arriva dalla capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri che, in un'interrogazione, ha citato il caso di «una donna disabile, ed operata di tumore al seno, che non ha potuto usufruire dei servizi di sostegno come consulenza medica, servizio di incontro e scambio di esperienze, supporto psicologico, offerti dall'associazione "Donne come prima" per la presenza di barriere architettoniche insormontabili presso la loro sede».«Questa associazione - scrive la Sgherri - aveva prima sede presso viale Amendola, dove ha sede anche "Progetto Donna", ma a seguito dello sfratto aveva fatto richiesta di locali al Comune senza però ottenere risposta». «I nuovi locali trovati in affitto - sottolinea la capogruppo di Rifondazione - non sono agibili per la presenza di barriere architettoniche insormontabili per persone disabili».Per questo la Sgherri chiede di sapere se «l'associazione "Donne come prima" ha rapporti formali con il Comune e quali siano e a che costi per l'amministrazione», «se è interesse del Comune sollecitare questa associazione a trovare sede idonea, senza barriere architettoniche, oppure ad impegnarsi direttamente per rimuovere le barriere architettoniche in questione», «se l'amministrazione offre dei servizi propri che svolgono funzioni similari per quelle donne operate di tumore al seno, che non possono, per esempio, avvalersi dei servizi di "Donne come prima» e, infine «se è intenzione dell'amministrazione prendere iniziative e quali, per offrire a una cittadina di Firenze già in gravi condizioni di disagio fisico suo e della famiglia per la presenza di una grave disabilità, di quel servizio sociale essenziale di supporto psicologico e di socialità indispensabile a seguito di una operazione al seno per rimuovere un tumore». (fn)Questo il testo dell'interrogazione:Oggetto Se l'amministrazione comunale è interessata a rimuovere le barriere architettoniche presso la sede dell'Associazione "Donne come prima"Venuti a conoscenza che a Firenze una donna disabile, ed operata di tumore al seno, non ha potuto usufruire dei servizi di sostegno (consulenza medica, servizio di incontro e scambio di esperienze, supporto psicologico) offerti dall'Associazione "Donne come prima" per la presenza di barriere architettoniche insormontabili presso la loro sede;considerato che questa Associazione aveva prima sede presso viale Amendola, dove ha sede Progetto Donna;considerato altresì che a seguito di sfratto da viale Amendola detta Associazione aveva fatto richiesta di locali al Comune di Firenze senza però ottenere risposta;considerato infine che i nuovi locali trovati in affitto non sono agibili per la presenza di barriere architettoniche insormontabili per persone disabili;INTERROGA URGENTEMENTE1) Se questa Associazione "Donne come prima" ha rapporti formali con il Comune e quali siano e a che costi per l'Amministrazione Comunale stessa;2) Se è interesse dell'Amministrazione Comunale di sollecitare questa Associazione a trovare sede idonea (senza Barriere architettoniche) oppure ad impegnarsi direttamente al fine di rimuovere le barriere architettoniche in questione;3) Se l'Amministrazione Comunale offre dei servizi propri che svolgono funzioni similari per quelle donne operate di tumore al seno, che non possono, per esempio, avvalersi dei servizi di "Donne come prima";4) Se è intenzione di questa Amministrazione Comunale prendere iniziative e quali, al fine di offrire a una cittadina di Firenze già in gravi condizioni di disagio fisico suo e della famiglia per la presenza di una grave disabilità, di quel servizio sociale essenziale di supporto psicologico e di socialità indispensabile a seguito di una operazione al seno per rimuovere un tumore