Toccafondi (Azione per Firenze): «Il Sindaco ha una concezione anomala della democrazia»
«Il Sindaco, espressione dei cittadini, non ne è né principe né sovrano. Le sue parole scritte ai tre saggi non sono solo una clamorosa caduta di stile ma anche e soprattutto un campanello d'allarme di un certo modo di considerare la democrazia diretta, della quale il referendum è espressione. Chiedere un riesame "pro veritate" come il Sindaco afferma, significa forse che l'ammissibilità del referendum, espressa dai tre saggi solo due mesi fa, era "pro falsitate"?». Il giudizio è del capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi e riguarda il referendum per la riapertura al traffico di via Cavour, via Martelli e via Cerretani.«Affermare che "esiste una scala di priorità, e che la salute viene prima di tutto" - si è domandato Toccafondi - significa forse che i cittadini esprimendo la loro preferenza con il referendum non decideranno le vere priorità? Dire che "per tutti vale il diritto alla salute riconosciuto e sancito dalla legge" vuol forse dire che il referendum è un diritto di seconda categoria?»«Dire infine che "il Sindaco è eletto dai cittadini e i saggi no" - ha concluso il capogruppo di Azione per Firenze - è la ciliegina sulla torta di una anomala concezione di democrazia in quanto i tre saggi sono stati eletti dal consiglio comunale, l'unico organo rappresentativo di "tutti" i cittadini». (fn)