Cioni: "La polizia municipale applica la linea del Comune". Seniga: "Un lavoro fatto con impegno, intelligenza e cuore"

"Gli agenti della polizia municipale fiorentina non agiscono di loro iniziativa: la linea della fermezza che sono chiamati a seguire è dettata dall'amministrazione comunale, sindaco e vicesindaco prima di tutti. Quindi la responsabilità di quello che accade è nostra e ce la prendiamo volentieri". Così il vicesindaco Graziano Cioni risponde alle polemiche che hanno coinvolto in questi giorni i vigili urbani e il loro comportamento verso i venditori senegalesi abusivi. "La vigilanza è stata gestita dalla Polizia municipale con grande senso di responsabilità, senza mai che gli agenti abbiano risposto nello stesso tono con cui spesso sono trattati. E questo voglio sottolinearlo"."L'impegno, l'intelligenza e il cuore" del personale dei vigili urbani è stato ribadito anche dal comandante marco Andrea Seniga, in una lettera aperta a tutto il personale delle Unità operative del quartiere 1, quotidianamente impegnate nell'attività di prevenzione e controllo del commercio abusivo. "L'invito rivoltomi personalmente dal sindaco – scrive Seniga – è stato quello di trasmettevi la fiducia per un lavoro che ha bisogno di essere sempre svolto con quella capacità, intelligenza e cuore anche nei momenti in cui il dubbio dovesse prevalere. Non esistono percorsi facili, mai sono scontati e talvolta gli esiti delle singole operazioni sono andate parzialmente deluse. Non mancano le incomprensioni, ma vi è la certezza che nessuno di noi sarà mai isolato, finchè, come finora, la nostra azione sarà alimentata dalla coscienza di agire in questo, come negli altri vasti settori di competenza, per la tutela dell'ordinamento che la collettività democraticamente si è data e ci ha chiesto di far rispettare".Dopo aver ricordato l'encomio collettivo conferito alla Polizia municipale durante la cerimonia per il 146° anniversario della fondazione del Corpo, il comandante fa un diretto riferimento ai recenti episodi che hanno visto coinvolti agenti e venditori senegalesi: "La conduzione degli eventi – afferma – ha dimostrato la capacità di non voler far degenerare una vicenda istituzionale in un conflitto insensato in cui troppi soggetti, diversi dalla polizia municipale, parevano essere irresponsabilmente interessati. E' con questa capacità – conclude Seniga – che si dimostrano la credibilità e l'autonomia del Corpo, e quindi il suo essere soggetto nelle istituzioni per contribuire al rispetto della legalità e della sicurezza". (ag)