Mozione del gruppo dei popolari sulla Centrale del Latte

La maggioranza azionaria della Centrale del Latte deve rimanere in mano pubblica. E' quanto chiede una mozione presentata dal capogruppo del PPI Gianni Conti e dalla consigliera Lavinia Balata Orsatti.«Il gruppo Mukki-Centrale - scrivono i due consiglieri del PPI - con oltre 200 dipendenti qualificati, con circa 400 allevatori, con quasi 200 trasportatori e con l'indotto della piccola distribuzione, ha contribuito in modo rilevante alla difesa dell'occupazione nel settore».Secondo Conti e la Balata «la Centrale del Latte nel tempo, con la sua politica tesa a riconoscere un maggior prezzo al latte di qualità e con l'ulteriore premio al latte di alta qualità del Mugello, ha contribuito al mantenimento degli insediamenti agricoli che sono essenziali per la salvaguardia ambientale e la difesa del territorio, soprattutto nelle zone collinari e di montagna».«Gli azionisti - prosegue la mozione - non hanno mai partecipato a investimenti diretti nell'azienda e la stessa azienda, con consistenti e continui interventi sia in campo pubblicitario che nell'ammodernamento, ha dimostrato vitalità economica e ha sempre avuto bilanci in attivo».La mozione impegna anzitutto la giunta «a riconfermare la sua volontà di una partecipazione azionaria nella Centrale del latte, con la garanzia del mantenimento stabile della maggioranza azionaria da parte degli enti pubblici e a pretendere urgentemente, nel rispetto delle reciproche competenze, una adeguata iniziativa presso le Comunità montane, i Comuni, i soggetti pubblici e privati regionali per una loro partecipazione diretta alla Centrale del Latte».Il documento chiede anche che l'amministrazione «solleciti l'apertura di un tavolo concertativo fra gli enti pubblici attuali azionisti della Centrale e i soggetti che hanno dichiarato la propria disponibilità ad entrare nella società, con la partecipazione della Regione toscana, al fine di garantire un equilibrato allargamento della compagine sociale, sia in relazione al diverso peso che i nuovi soggetti, pubblici e privati, dovranno avere, che agli obiettivi strategici da perseguire con la trasformazione aziendale della Centrale». (fn)Questo il testo della mozione:Consigliere/i proponenti: Gianni Conti, Lavinia Balata Orsatti.Oggetto: Centrale del Latte di Firenze, Pistoia, Livorno.IL CONSIGLIO COMUNALEConsiderato: Che da circa quarant'anni la centrale del latte di Firenze Livorno Pistoia svolge un significativo ruolo nella produzione e commercializzazione del latte fresco e di qualità, in gran parte proveniente da allevamenti locali; Che la scelta del latte fresco e di qualità unita di vendita a prezzi contenuti, circa 150 lire al litro in meno al prezzo normale praticato da latri soggetti concorrenti, consente alla Centrale del Latte di svolgere anche un importante ruolo in difesa del consumatore; Che il gruppo Mukki-Centrale, con oltre 200 dipendenti qualificati, con circa 400 allevatori che conferisocno il latte, con quasi 200 trasportatori e con l'indotto della piccola distribuzione, ha contribuito in modo rilevante alla difesa dell'occupazione nel settore, e che una parte consistente ricade sulla popolazione nel settore, che una parte consistente ricade sulla popolazione della nostra provincia; Che la Centrale del Latte nel tempo, con la sua politica tesa a riconoscere un maggior prezzo al latte di qualità e con l'ulteriore premio al latte di alta qualità del Mugello, ha contribuito al mantenimento degli insediamenti agricoli che sono essenziali per la salvaguardia ambientale e la difesa del territorio, soprattutto nelle zone collinari e di montagna; Che gli azionisti non hanno mai partecipato a investimenti diretti nell'azienda e che la stessa, con consistenti e continui interventi sia in campo pubblicitario che nell'ammodernamento, ha dimostrato vitalità economica e ha sempre avuto bilanci in attivo; Che le parti hanno recentemente trasformato il contratto dei dipendenti da azienda pubblica a quello dell'industria privata; Che la Centrale, con l'accordo degli ordini professionali e dei produttori, ha riconfermato logiche di mercato relativa al prezzo del latte che premia esclusivamente la qualità delle produzioni ritirate; Che si è impegnata finanziariamente nell'aumento di capitale della Mercafir; Che ha acquistato il pacchetto di maggioranza della Centrale del latte e Cremlat di Lucca e che ha partecipato e molte iniziative per qualificare il prodotto lattiero caseario; Che le azioni prima richiamate dimostrano la vitalità dell'azienda dandole maggiori possibilità di contrattazione sul mercato del latte, aumentando conseguentemente di spessore il ruolo di tutela delle produzioni agricole, della tutela delle produzioni agricole, della tutela dell'ambiente e che questo rientra tra gli obiettivi dell'Unione europea indirizzati al mantenimento delle popolazioni nei territori rurali; Che la Carta di Aalborg prevede una politica di sostenibilità nel campo dello sviluppo economico e territoriale, ivi compreso quello del settore agricolo;Essendo noto che i lavori dell'alta velocità potrebbero coinvolgere l'attuale sede della Centrale del latte di Firenze e che conseguentemente si renderà necessario individuare un'altra localizzazione;Tenuto presente: L'importanza che ha il latte di alta qualità "Mugello" per la Centrale del Latte, con produzione e commercializzazione in costante crescita (anno 1997 lt. 6.585.000, anno 6. 939.000 e anno 1999 lt. 7.755.000); Che l'allora Comunità montana del Mugello, Alto Mugello, Valdisieve con una scelta significativa ha impegnato 100 milioni sui trasferimenti avuti sulla legge 97/94 (legge sulla montagna); Che la Provincia di Firenze, con l'intento di dare particolare significato e spessore al ruolo dell'agricoltura nel nostro territorio, ha deciso di trasferire il ricavato dalla vendita delle proprie quote dell 'Aereoporto di Firenze per l'ingresso nella Centrale del Latte;Considerato che le organizzazioni degli allevatori e del mondo cooperativo, hanno da tempo manifestato disponibilità per l'ingresso nella società;Preso atto che i Comuni di Pistoia e Livorno hanno deciso la vendita delle proprie quote azionarie e che il Comune di Firenze, che con il 55,25% di quote è il socio maggioritario, si appresta ad assumere una decisione sul nuovo ruolo della Centrale;Ritenuto che il futuro della centrale coinvolge in modo diretto interessi economici e sociali ampi, e necessita di un confronto comunale, provinciale e regionale;Ricordato che il Consiglio regionale, nella seduta del 28/6/2000, ha approvato una mozione che invita la Centrale del Latte:1. A perseguire con ulteriori azioni il rafforzamento economico, di mercato e societario dell'Azienda all'interno di una strategia che faccia della tutela e valorizzazione della produzione agricolo-alimentare regionale il perno della propria missione;2. Ad operare scelte per favorire l'ingresso nella compagine sociale di soggetti pubblici e privati saldamente ancorati al territorio toscano mantenendo l'autonomia dei marchi e della Centrale rispetto ai poliproduttivi e distributivi nazionali concorrenti;e che impegna la Giunta regionale:a. a promuovere un confronto fra gli azionisti della Centrale del Latte e gli operatori pubblici e privati che hanno manifestato interesse e volontà a partecipare alla compagine azionaria della stessa società allo scopo di mantenere nella nostra regione il nucleo strategico della proprietà azionaria;b. a farsi protagonista di intese con gli Enti locali interessati del progetto di rafforzamento del ruolo della Centrale del latte di Firenze Livorno Pistoia come polo agricolo alimentare della Toscana per il conseguimento di importanti risultati nel campo della tutela delle produzioni regionali di qualità e per lo sviluppo ulteriore dell'agricoltura e della zootecnia biologica toscana, e dei progetti di new economy anch'essi strategici com3e risulta dal programma di governo della nuova giunta regionale toscana;c. a farsi carico di un rapporto più stretto con l'ANCI della Toscana e l'URPT, l'UNCEM ed in particolare con i Comuni e le provincie con più elevato tasso di territorio e di popolazione rurale, per la collaborazione e concentrazione ad un progetto unitario per la trasformazione della centrale del Latte in struttura capace di garantire uno sviluppo al comparto lattiero caseario della Toscana in una visione di riassetto e riequilibrio economico sociale regionale nonché per un riequilibrio del rapporto fra città e campagna;d. a richiedere nuovamente ai produttori zootecnici e alle loro organizzazioni e associazioni nonché agli enti pubblici, alle camere di commercio, agli istituti di credito presenti nel territorio regionale, di farsi carico di un ingresso consistente nella partecipazione all'azienda attraverso un ruolo attivo nella formulazione dei programmi di sviluppo dell'azienda stessa.Impegna la Giunta ComunaleA riconfermare la sua volontà di una partecipazione azionaria nella Centrale del latte, con la garanzia del mantenimento stabile della maggioranza azionaria da parte degli enti pubblici e a pretendere urgentemente, nel rispetto delle reciproche competenze, una adeguata iniziativa presso le Comunità montane, i Comuni, i soggetti pubblici e privati regionali per una loro partecipazione diretta alla Centrale del Latte;A una urgente verifica presso la Regione toscana per conoscere i risultati delle azioni intraprese in relazione agli impegni contenuti nella mozione approvata dal Consiglio regionale il 28/9/2000;A sollecitare l'apertura di un tavolo concertativo fra gli enti pubblici attuali azionisti della Centrale e i soggetti che hanno dichiarato la propria disponibilità ad entrare nella società, con la partecipazione della Regione toscana, al fine di garantire un equilibrato allargamento della compagine sociale, sia in relazione al diverso peso che i nuovi soggetti, pubblici e privati, dovranno avere, che agli obiettivi strategici da perseguire con la trasformazione aziendale della centrale;A tenere informato il Consiglio Comunale sull'evolversi della situazione della centrale del latte Firenze Pistoia Livorno.Firenze, 14 dicembre 2000