Toccafondi (Azione per Firenze): «Via Ponte alle Mosse e via delle Porte Nuove sono lasciate nel pericolo»
«In via Ponte alle Mosse e via delle Porte Nuove la situazione del traffico sta peggiorando a vista d'occhio e nessuno sembra interessarsene». L'accusa è stata lanciata dal capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi secondo il quale «la costruzione delle corsie preferenziali non ha sicuramente avvantaggiato più di tanto i mezzi pubblici che scorrevano agevolmente anche prima, ma ha sicuramente danneggiato gli abitanti che non hanno più parcheggi per le auto e vedono lesionate le proprie abitazioni per il continuo passaggio di autobus ad elevate velocità».Secondo il capogruppo di Azione per Firenze «i commercianti non hanno più clienti perché la costituzione delle corsie preferenziali ha tolto i parcheggi, limitato la sosta e allontanato gli acquirenti». Come se non bastasse, ha sottolineato Toccafondi «le corsie preferenziali hanno infine portato pericoli maggiori per la sicurezza stradale perché il passaggio degli autobus, in strade strette e costruite per sopportare un traffico veicolare normale, ha provocato numerosi incidenti provocati anche dalla velocità degli autobus in quelle corsie».«La frequenza e il peso degli autobus - ha concluso Toccafondi - ha provocato spese enormi per il rifacimento continuo del manto stradale che non era stato progettato per questo scopo. Palazzo Vecchio spese nel 1998 solo per via Ponte alle Mosse più di mezzo miliardo di lire per realizzare la corsia preferenziale per gli autobus. A novembre 1999 ne ha spesi 960 di milioni per la sostituzione del fondo stradale con asfalto fonoassorbente, perché le vibrazioni dei mezzi hanno rotto la strada. Lo scorso maggio, sempre in via Ponte alle Mosse e per un importo di 700 milioni, si sono riaperti i cantieri per il rifacimento del manto stradale. Quanti dovranno ancora essere i disagi per i residenti, per i commercianti, i pericoli per i passanti prima che questa amministrazione si accorga dei problemi che sono sotto gli occhi di tutti?». (fn)