Pronto il coordinamento nazionale delle città metropolitane per le politiche in favore dell'infanzia
Si è tenuto oggi alla sala dei Duecento, presso Palazzo Vecchio a Firenze, il seminario nazionale delle Città Metropolitane impegnate sul versante della promozione dei diritti e delle opportunità per i bambini e le bambine, promosso dall'Anci Nazionale insieme al Comune di Firenze e con la collaborazione del Centro di Documentazione ed analisi dell'infanzia e dell'adolescenza. Ai partecipanti è arrivato anche un messaggio videoregistrato del Ministro per gli Affari Sociali, Livia Turco.Le 15 Città Metropolitane riunite dall'Anci Nazionale hanno sottoscritto un documento che impegna le rispettive amministrazioni a potenziare i servizi rivolti all'infanzia e mettere in rete le esperienze più significative attraverso un coordinamento delle stesse in sede Anci."Con oggi si avvia concretamente il Coordinamento delle Città metropolitane impegnate nelle politiche a favore dell'infanzia" ha commentato Daniela Lastri Assessore alle politiche educative del Comune di Firenze e designata quale Coordinatrice nazionale delle Città Metropolitane sull'infanzia.Dopo il rinnovo del progetto per il prossimo triennio, l'assessore Lastri ha indicato tre priorità: gli interventi di prevenzione sull'abuso e il maltrattamento dei minori, le politiche interculturali e il potenziamento delle esperienze delle Città sostenibili dei bambini e delle bambine.L'incontro è stata anche l'occasione per tracciare un bilancio dell'esperienza dell'applicazione della legge 285/97 sull'infanzia e preparare la nuova programmazione degli interventi per i prossimi tre anni. Nel triennio appena passato Firenze, tanto per fare un esempio, ha avuto investimenti pari a 6.400 milioni di lire ed altrettanti sono previsti per i prossimi tre anni. 'Dobbiamo superare anche una cultura vecchia, quella che ci fa parlare di politiche per minori'. Un termine quest'ultimo ha spiegato l'assessore Lastri che a Firenze non si userà più, e la stessa Unità operativa si chiamerà Interventi di prevenzione al disagio dell'infanzia e dell'adolescenza'''.Il documento finale individua la legge 285/97 come uno strumento indispensabile da utilizzare attraverso un maggiore coordinamento sia interno alla Amministrazione, tra i vari settori, che tra le Città.A questo scopo si è inoltre deciso di aprire un confronto diretto con il Dipartimento Affari Sociali per la piena valorizzazione delle città alla realizzazione degli obiettivi nazionali previsti della legge 285/97.(seg-red)