Domenici, presidente Anci: "Creiamo un movimento delle città per battere l'inquinamento"
Alla vigilia dell'ultima ecodomenica del 2000, il presidente dell'Anci e sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, lancia a tutti i sindaci d'Italia una proposta: "ritroviamoci presto per promuovere un vero e proprio movimento delle città sui cambiamenti climatici, confrontando idee ed esperienze diverse".Le pagelle di Legambiente su sistema urbano e ambiente e il recente fallimento della conferenza dell'Aja, spingono i sindaci ad accelerare iniziative e decisioni per incidere sull'ecosistema urbano delle città."C'è un solo modo - ha scritto Domenici, in una lettera inviata a tutti i sindaci delle città italiane - per evitare che le proposte per difendere l'ambiente delle nostre città e la salute dei cittadini cadano nel vuoto: essere uniti. Unire, cioè, i nostri sforzi per spingere i governi ad assumere iniziative e provvedimenti adeguati. Partire dalle realtà locali per mettere a punto strategie di carattere globale".All'Aja, ha precisato Domenici, i governi "dei 180 paesi riuniti non sono riusciti a raggiungere un accordo, ma gli effetti disastrosi dei cambiamenti climatici si fanno sempre più pesanti, così come l'inquinamento nelle nostre città".Per questo il presidente dell'associazione dei comuni chiama all'adunata tutti i primi cittadini: "Dobbiamo provare noi, sindaci di grandi e piccole città, a realizzare iniziative concrete per abbattere i livelli di emissioni nell'aria, ridurre l'inquinamento e migliorare in modo consistente la vivibilità dei nostri centri".La situazione è grave e non si può più aspettare. Dopo aver inviato la lettera, ieri Domenici ha telefonato a tutti i sindaci delle città più grandi: "Ho già parlato con molti miei colleghi ha spiegato il primo cittadino di Firenze e siamo tutti d'accordo sulla necessità di realizzare un forte movimento delle città sui temi ambientali"."I sindaci aggiunge Domenici - possono e debbono proporre al governo italiano e a tutti i governi nazionali, misure straordinarie che incidano direttamente sulle condizioni di vivibilità ambientale e abbiano effetti permanenti.E' un impegno essenziale, su cui dovremo saper coinvolgere pienamente e concretamente i nostri concittadini e le comunità locali".Il coinvolgimento dei cittadini e delle comunità locali è essenziale ed è strettamente legato non solo all'urgenza degli interventi da proporre, ma anche alla necessità di intervenire su un tema delicato per tutte le città, come il traffico."La sfida ambientale non la possono vincere da sole le amministrazioni. Tutti i cittadini devono essere con noi per definire e realizzare le soluzioni più adeguate. Dobbiamo essere coscienti che, per eliminare gli effetti negativi dell'inquinamento, bisogna incidere su abitudini e consuetudini consolidate conclude il sindaco di Firenze -. Occorre incidere sul traffico, sull'efficienza degli impianti di riscaldamento delle case, sugli impianti industriali, sulla qualità delle auto e dei combustibili, sulle varie tipologie di motorini, e sui mezzi di trasporto merci e pubblici ecc".