Indennità risarcitoria, scendono i minimi da pagare

Diminuiscono i minimi da pagare per l'indennità risarcitoria, la cosiddetta "tassa sul panorama" che è tenuto a pagare chi ha commesso abusi edilizi in zone vincolate, in base alla legge 1497/39. Scendono i minimi e scenderanno anche le spese per i diritti di segreteria; mentre chi ha già pagato sarà rimborsato dopo l'approvazione del prossimo bilancio. La giunta comunale lo ha deciso nella seduta di oggi, approvando la delibera proposta dall'assessore all'urbanistica Gianni Biagi.I minimi sono stati ridotti per tutte le tipologie di abuso, proporzionalmente all'entità del danno ed in particolare per la tipologia 7, dove l'abuso realizzato può aver portato anche un danno ambientale pari a zero. Ecco le cifre:la tipologia 7 passa da 500mila a 300mila lire;le tipologie 5 e 6 passano da 750mila a 500mila lire;la tipologia 4 passa da un milione a 750mila lire;la tipologia 3 passa da un milione a 850mila lire;la tipologia 2 passa da un milione e 200mila a un milione;la tipologia 1 passa da un milione e 400mila a un milione e 300mila lire.La riduzione sarà riconosciuta anche per chi ha già pagato: il Comune provvederà quindi al rimborso "ove in base alla rendita catastale definitiva – si legge nella delibera – l'indennità dovuta risulti inferiore o pari ai nuovi minimi. Gli importi relativi ai rimborsi saranno previsti nel bilancio di previsione 2001 in corso di approvazione e le somme da rimborsare saranno liquidate a bilancio approvato".Per le tipologie che definiscono danni meno gravi scenderanno anche i diritti di segreteria: l'assessore Biagi proporrà nella prossima seduta di giunta la ridefinizione delle spese, che per le tipologie 7, 6 e 5 passeranno da 200mila a 100mila lire. Per la tipologia 4 si scenderà da 200mila a 150mila lire, mentre per le altre tipologie la spesa potrà oscillare da 300mila lire a due milioni."In base ai nuovi calcoli – spiega l'assessore Biagi – la cifra minima complessiva da pagare scenderà da 700 a 400mila lire: una diminuzione significativa. Ritoccando i minimi, abbiamo recepito l'ordine del giorno votato nel luglio scorso dal consiglio comunale per rivedere le modalità di pagamento, che erano state fissate dallo stesso consiglio nella passata legislatura. Si è cercato così di venire incontro alle aspettative dei cittadini chiamati a pagare, che spesso non comprendono il senso dei questa indennità richiesta dallo Stato, visto che viene applicata dopo anni dall'abuso e per lavori spesso non commessi dagli attuali proprietari. E' anche vero però che la tassa, per quanto per alcuni incomprensibile, va pagata: il Consiglio di Stato ha confermato non solo l'obbligatorietà del pagamento, ma anche che la sanzione non è prescrivibile". (ag)