Papini (Verdi) e Basosi (Democratici): «La libreria Seeber non va chiusa»

Un impegno dell'amministrazione comunale per impedire la vendita della libreria Seeber è stato chiesto dal capogruppo dei Verdi Alessio Papini e da quello dei Democratici Riccardo Basosi.«La Seeber - scrivono i due consiglieri in una mozione - ha rappresentato per tanti un tempio, un rifugio, un posto dove trovarsi, confrontarsi, scambiare idee, riconoscersi in un mondo che sta cambiando velocemente, a volte anche troppo. Solo la Seeber dal 1861 non è cambiata, ha visto passare generazioni di scrittori, di intellettuali, di lettori venuti da tutto il mondo».«Sembra che l'offerta ricevuta dalle Messaggerie, proprietarie della Seeber - prosegue la mozione - sia stratosferica, fuori mercato. Rientra nell'ordine di quelle cifre incomprensibili, che hanno un senso solo nel mondo particolare delle grandi case di moda, che possono pagare certe somme per abbattere gli utili, fare vetrina ed immagine, gonfiare il fatturato per quotarsi in Borsa».La mozione impegna «ad opporsi in ogni modo a questa transazione, visto che la libreria Seeber è nell'elenco dei negozi storici da tutelare» ed «esorta inoltre il Sindaco a rivolgere un appello, a nome di tutta la città, alle due parti, acquirente e venditrice, pregandoli di desistere». (fn)Questo il testo della mozione:Soggetto proponente: Alessio Papini – Riccardo BasosiOggetto: per invitare l'A.C. ad impegnarsi contro la vendita della libreria SeeberLa notizia che la libreria Seeber potrebbe essere venduta per far posto all'ennesima firma della moda, per altro già presente in via Tornabuoni, ha lasciato sgomenti tutti i fiorentini che amano i libri e la cultura.La Seeber ha rappresentato per tanti di loro, di noi, un tempio, un rifugio, un posto dove trovarsi, confrontarsi, scambiare idee, riconoscersi in un mondo che sta cambiando velocemente, a volte anche troppo.Solo la Seeber dal 1861 non è cambiata, ha visto passare generazioni di scrittori, di intellettuali, di lettori venuti da tutto il mondo. Forse la più bella libreria d'Italia.Sembra che l'offerta ricevuta dalle Messaggerie (proprietarie della Seeber) sia stratosferica, fuori mercato. Rientra nell'ordine di quelle cifre incomprensibili, che hanno un senso solo nel mondo particolare delle grandi case di moda, che possono pagare certe somme per abbattere gli utili, fare vetrina ed immagine, gonfiare il fatturato per quotarsi in Borsa.Il Consiglio Comunale di Firenze è naturalmente, fortemente contrario ad una simile operazione. Operazione che desertifica ancor di più il centro della città espropriandolo ai fiorentini.Il Consiglio Comunale invita il Sindaco e l'Amministrazione Comunalead opporsi in ogni modo a questa transazione, visto che la libreria Seeber è nell'elenco dei negozi storici da tutelare.Consci comunque che la legge attuale non permette troppe illusioni, esorta inoltre il Sindaco a rivolgere un appello, a nome di tutta la città, alle due parti, acquirente e venditrice. Pregandoli di desistere, spiegando il danno che ne deriverebbe, che l'operazione è in qualche modo "immorale", che ci sono cose che non si possono comprare e che non si possono vendere, non importa quanti siano i soldi in questione. Cose come l'anima di una città come questa.