Nasce "Art valley", un programma per coniugare arte, tecnologia e nuova economia. Ceccarelli: "Una grande opportunità per Firenze". E in rete civica si apre un forum di discussione

Nasce "Art Valley", un innovativo programma internazionale per esplorare i rapporti tra il settore dell'arte, dell'economia e delle nuove tecnologie. Organizzato da Comune di Firenze, Assointernet (Associazione per Internet) e BVE (Banca Virtuale Europea) Art Valley promuove attraverso una serie di iniziative come convegni, ricerche, incontri con i maggiori protagonisti, un dibattito internazionale sul settore della "new economy" legato alle arti.Il primo degli appuntamenti di Art Valley è il convegno "I marketplace dell'arte", che si aprirà venerdì 17 novembre nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, alla presenza del Ministro dei Beni culturali Giovanna Melandri, del sindaco Leonardo Domenici, dell'assessore all'Informatica Andrea Ceccarelli e del sovrintendente per i Beni artistici e storici Antonio Paolucci. Il convegno proseguirà il giorno successivo nell'ambito della manifestazione Firenze-e commerce alla Fortezza da Basso.La new economy ha aperto nuovi mercati per l'arte. Nuovi mercati, nuovi modi di comunicare agli utenti, nuovi metodi di negoziazione. Aree con potenzialità di sviluppo soprattutto per l'Italia che, può contare su un parco consistente di aziende leader nei settori dell'arte e del design e su di un patrimonio artistico e culturale tra i più cospicui del mondo.Molte le presenze prestigiose del convegno, tra gli altri: Peter Hero presidente della Community Foundation Silicon Valley, la fondazione californiana che raccoglie le principali società tecnologiche USA per progetti culturali, con un patrimonio di 500 milioni di dollari; Luciano Martucci, direttore del settore Finance IBM Italia; Mark Getty, il presidente di Getty Images la fondazione più nota per la conservazione delle immagini digitali; Enzo Biagini, amministratore delegato Apple Italia; Marco Staderini, amministratore Delegato Lottomatica, la società che gestisce il gioco del Lotto e che ha incentrato la sua comunicazione sulla salvaguardia dei beni culturali; Domenico Filipponi, amministratore delegato della Christie's Italia; Filippo Lotti, amministratore delegato Sotheby's Italia; Amedeo Cocchi, presidente FIMA, la federazione italiana dei mercati d'arte; Peter Sedwick, amministratore delegato Compuware; Emil Kren, l'ideatore di Web Gallery of ART di Budapest, uno dei più importanti portali d'arte del mondo; Sergio Azcona, presidente Hispanart.com, il maggior portale d'arte spagnolo.Intanto, per discutere i temi di Art Valley è nato uno spazio di confronto su internet "Forum Web & Arte" che promuove il dibattito sul rapporto tra le nuove tecnologie e l'arte. Tra i primi interventi quello di Daniel Berger del Metropolitan Museum e Ernesto Hofmann di IBM. Al forum si accede attraverso la rete civica del Comune di Firenze www.comune.firenze.it e collegandosi al sito artvalley.it. (segr-red)Segue l'intervento dell'assessore Andrea Ceccarelli."Ambizione e obiettivo primario di "Art Valley", per quanto riguarda l'amministrazione fiorentina, è di coniugare la tradizione storica, artistica, culturale di Firenze sia con l'innovazione tecnologica, sia con gli scenari aperti dell'e-commerce e della nuova economia.Per la nostra città, capitale del Rinascimento e polo attrattore di eccezionali flussi turistici, è necessario e indispensabile non soltanto preservare il proprio eccezionale patrimonio, ma aprirsi al nuovo e cogliere le occasioni che l'evoluzione delle arti, della tecnologia, del mercato ci offrono. Questo è il momento giusto per farlo. E' il momento per intraprendere un percorso che possa fare di Firenze una nuova capitale dell'innovazione, intesa come punto di riferimento di una rete che metta in comunicazione e faccia interagire il mondo delle arti con quelli del business e dell'informatica.Accanto alle grandi aziende di solida tradizione legate più direttamente al mondo dell'arte, quella fiorentina si sta caratterizzando anche come un'area a forte densità tecnologica, dove esistono realtà all'avanguardia e in continua espansione. Spesso si tratta di piccole imprese che hanno fatto del dinamismo e della ricerca il loro punto di forza. Ebbene quello che vorremmo è che si creasse un circuito anchefra queste diverse realtà, che si mettessero in moto nuovi meccanismi: pensiamo che questo porterebbe a importanti ricadute economiche in termini non solo di marketing dell'arte e di promozione turistica, ma anche per la maggiore fruibilità e per maggiori opportunità di investimento per l'intero mondo delle arti.Per il convegno "I marketplace dell'arte" abbiamo chiamato qui anche esponenti di importanti fondazioni e di grandi aziende internazionali, per segnalare le nuove opportunità di investimento che ha Firenze in questo campo. Ci auguriamo che si possano aprire nuove e feconde collaborazioni". (ag)