Caffaz, Lo Presti (DS): «No alla censura dei libri di scuola»

Una protesta ufficiale nei confronti della Regione Lazio per la violazione di principi costituzionali informandone il Presidente della Repubblica, il Governo, e i due rami del Parlamento. Un'iniziativa nei confronti dei Comuni italiani per l'approvazione di mozioni a sostegno della libertà di scelta degli insegnanti italiani. E' quanto prevede una risoluzione presentata dal capogruppo dei Ds Ugo Caffaz e dal consigliere Alessandro Lo Presti a proposito della mozione approvata dal Consiglio regionale del Lazio che chiede istituire una commissione che valuti i libri di testo utilizzati nelle scuole italiane.«Questa proposta - si legge nella risoluzione - viola i più elementari principi di autonomia scolastica e di insegnamento sanciti dalla nostra Costituzione, mettendo in discussione la libera scelta dei professori nell'individuazione dei libri di testo».«La mozione del consiglio Regionale del Lazio - scrivono i due consiglieri diessini - è la manifestazione di una visione illiberale e autoritaria del ruolo delle istituzioni che crea un precedente pericoloso per la democrazia, e richiama periodi bui della nostra storia».La risoluzione esprime anche «sconcerto, preoccupazione e condanna per la proposta avanzata dalla Regione Lazio». (fn)Questo il testo della risoluzione:RISOLUZIONEconsigliere/i proponenti: Ugo Caffaz, Alessandro Lo PrestiOGGETTO: contro la decisione della Regione Lazio relativamente ai libri di testoPRESO ATTO della mozione approvata dal Consiglio regionale del Lazio che chiede di istituire una Commissione che valuti i libri di testo utilizzati nelle scuole italiane;CONSIDERATO che questa proposta viola i più elementari principi di autonomia scolastica e di insegnamento sanciti dalla nostra Costituzione, mettendo in discussione la libera scelta dei professori nell'individuazione dei libri di testo;CONSIDERATO che la mozione del consiglio Regionale del Lazio è la manifestazione di una visione illiberale e autoritaria del ruolo delle istituzioni che crea un precedente pericoloso per la democrazia, e richiama periodi bui della nostra storia;APPRESO dalla stampa che anche il Consiglio Regionale della Lombardia sarebbe intenzionato a presentare una mozione analoga a quella laziale;IL CONSIGLIO COMUNALEESPRIME SCONCERTO, PREOCCUPAZIONE E CONDANNA PER LA PROPOSTA AVANZATA DALLA REGIONE LAZIOINVITA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ED IL SINDACO1) a presentare una protesta ufficiale nei confronti della Regione Lazio per la violazione di principi costituzionali informandone il Presidente della Repubblica, il Governo, e i due rami del Parlamento Italiano;2) a promuovere una iniziativa nei confronti dei Comuni italiani per l'approvazione di mozioni a sostegno della libertà di scelta degli insegnanti italiani.Ugo CaffazAlessandro Lo Presti