Oggi il via all'operazione umanitaria di trasferimento dei Rom dalle Draghe

E' iniziata questa mattina l'operazione umanitaria di trasferimento delle 146 persone, per circa la metà bambini, che vivevano negli accampamenti di fortuna alle Draghe di Brozzi, in condizioni igieniche impossibili e con il rischio di finire sott'acqua in caso di piena dell'Arno. Tutte quante saranno ospitate in strutture al chiuso e al caldo e assistite dalle associazioni di volontariato. Il Comune ha rispettato pienamente il suo impegno di intervenire nella zona entro il 10 novembre.L'operazione è avvenuta senza alcun incidente e con la collaborazione degli stessi nomadi. Insieme agli operatori del Comune e agli agenti della Polizia municipale erano presenti il sindaco Leonardo Domenici e gli assessori all'Immigrazione Marzia Monciatti e alla Sicurezza sociale Giacomo Billi.Delle 146 persone, 68 sono state trasferite a Villa Peragnoli a Settignano, una struttura dell'Arcidiocesi gestita dalla Caritas; per 54 sono state messe a disposizione delle roulotte del Comune sistemate nei pressi della depositeria comunale, vicino alla Mercafir; 11 saranno ospitate in una struttura parrocchiale a Ugnano, vicino alla chiesa di Sollicciano; 17 verranno alloggiate provvisoriamente nel Valdarno, nei pressi di Bibbiena, in una struttura della Madonnina del Grappa; fra pochi giorni saranno portate in una struttura dell'Arci."E' un'operazione complessa e impegnativa a cui l'amministrazione sta lavorando da tempo, un lavoro lungo e faticoso che non si conclude certo oggi" ha sottolineato il sindaco Domenici. "Avevamo detto che il campo delle Draghe doveva essere sgombrato al più presto, ci siamo impegnati per farlo e oggi ci siamo riusciti. A questo proposito voglio ringraziare gli assessori, le associazioni di volontariato, gli uffici del Comune, che non si sono risparmiati per trovare questa soluzione". Il sindaco ha aggiunto che l'intervento "non è stato fatto solo per le persone che vivevano alle draghe in condizioni assolutamente inaccettabili, ma anche per il Quartiere 5 e per chi vive in questa parte della città. Oggi il Comune ha messo un altro tassello nel suo impegno concreto per la riqualificazione della zona delle Piagge".A proposito della possibile collaborazione con altri enti e istituzioni per la distribuzione dei Rom sul territorio regionale, Domenici ha precisato che "Firenze non vuole imporre nulla a nessuno, ma si augura di non venire lasciata sola con questo problema. L'ipotesi di distribuzione su un territorio più ampio e in piccoli nuclei dei nomadi presenti a Firenze sarebbe non solo utile, ma sarebbe anche l'espressione di un modo di affrontare la questione più equilibrato e ragionato". (ag)