Villa Carobbi, ultimatum del Comune alla proprietà

Ultimatum del Comune per villa Carobbi, la fatiscente struttura in via Accademia del Cimento dove trovano rifugio barboni ed extracomunitari, più volte sgomberata dalle forze dell'ordine ma poi puntualmente rioccupata. Un'ordinanza urgente firmata oggi dal sindaco intima al proprietario di provvedere immediatamente a risanare l'immobile, ricettacolo di sporcizia di ogni tipo e infestato dai topi, dove il degrado "costituisce un grave rischio per la salute degli occupanti e fonte certa di infezioni" e dove la presenza di fornelli alimentati a gas potrebbero innescare incendi ed esplosioni.La proprietà (la sas Villa Carobbi di Nilo Nucci e C.) dovrà per prima cosa allontanare subito dal complesso tutte le bombole di gas; entro cinque giorni dovrà "allestire tutto quanto necessario per impedire il ripetersi della situazione di degrado"; entro quindici giorni dovrà prevedere un programma dettagliato di deratizzazione e di rimozione rifiuti.Già il 7 aprile scorso un'ordinanza comunale aveva intimato alla proprietà di villa Carobbi di provvedere alla ripulitura dell'immobile e alla chiusura di tutti gli accessi; i lucchetti messi alle entrate non erano però bastati ad impedire di rientrare agli occupanti abusivi (circa un centinaio), come ampiamente dimostrato dal sopralluogo effettuato il 18 ottobre scorso dai tecnici della Asl. L'ordinanza di oggi si riferisce proprio al rapporto effettuato dopo quella visita, che rende bene la condizione in cui si trova la struttura."Tutta l'area scoperta circostante Villa Carobbi – si legge nell'ordinanza - è risultata costellata da cumuli di rifiuti costituiti da materiali non putrescibili (rottami metallici, oggetti di plastica, suppellettili) e soprattutto da materiale organico in putrefazione. I tre edifici sul lato destro sono risultati in parte utilizzati come alloggio precario e in parte come discariche di materiale vario, con punti di cottura alimentati con bombole a gas. In tutti i locali è stato avvertito un penetrante odore di urina ed escrementi in putrefazione. Nel corpo centrale della villa, distribuito su tre piani, i vari locali presenti sono risultati adibiti, seppur precariamente, ad alloggio permanente per gli occupanti abusivi: camere da letto (con fornelli a gas), locali di uso comune, locali trasformati in discariche di rifiuti di vario genere e locali utilizzati come servizi igienici, con pavimenti costellati di escrementi. In tutti i locali erano presenti ratti in gran numero ed assolutamente non intimiditi dalla presenza dell'uomo".E' chiaro dunque che "un'area in tali condizioni inserita nel contesto abitativo costituisce una situazione gravissima, lesiva dell'igiene urbana. Il complesso di Villa Carobbi deve pertanto essere sgomberato da tutti gli occupanti abusivi, la cui presenza è incompatibile con gli interventi di bonifica, che dovranno essere iniziati con la massima urgenza a tutela non solo della salute pubblica ma anche dell'incolumità pubblica". L'ordinanza precisa che "dopo lo sgombero deve essere attivato immediatamente, a cura della proprietà del complesso, un servizio di sorveglianza continua, con personale che possa attivamente opporsi alla rioccupazione". Dopo l'attivazione del servizio di vigilanza "potrà essere dato inizio alle operazioni di bonifica, con l'esecuzione di adeguati trattamenti di derattizzazione e con la rimozione dei rifiuti accumulati".Se la proprietà dell'immobile non provvederà ad adottare i provvedimenti ordinati dal sindaco, scatteranno le sanzioni previste dal codice penale. (ag)Alleghiamo il testo dell'ordinanzaIL SINDACOVISTA la propria precedente ordinanza n. 2473 del 7/4/2000 con cui si ordinava al legale rappresentante della società "Villa Carobbi sas", con sede in Firenze, via Valdegola 1, di provvedere alla completa ripulitura dell'area di Villa Carobbi, via Accademia del Cimento, e alla chiusura di tutti gli accessi dell'immobile entro 7 giorni dalla notifica della medesima ordinanza;VISTA la proposta del Direttore della U.O. Igiene pubblica dell'Azienda Sanitaria 10 di Firenze, in data 27/10/2000 prot. 11197, in cui si prende atto del rapporto relativo al sopralluogo effettuato in data 18/10/2000 presso l'immobile posto in Firenze Via Accademia del Cimento, di proprietà della sas Villa Carobbi di Nucci Nilo e C., durante il quale risulta essere stato rilevato quanto segue:- Tutta l'area scoperta circostante Villa Carobbi e ad essa afferente è risultata costellata da cumuli di rifiuti costituiti da materiali non putrescibili (rottami metallici, oggetti di plastica, suppellettili) e soprattutto da materiale organico in putrefazione formato da deiezioni umane esalanti un odore caratteristico e nauseabondo.- I tre edifici ubicati sul lato destro subito dopo l'accesso dell'area afferente a Villa Carobbi sono risultati in parte utilizzati come alloggio precario e in parte come discariche di materiale vario anche putrescibile, vi erano presenti alcuni punti di cottura alimentati con bombole a gas ed in tutti i locali è stato avvertito un penetrante odore di urina ed escrementi in putrefazione.- Nel corpo centrale della villa Carobbi, distribuito su tre piani, i vari locali presenti sono risultati adibiti, seppur precariamente, ad alloggio permanente per gli occupanti abusivi della villa: Sono stati individuati locali adibiti a camere da letto, con frequente presenza di fornelli a gas di bombola, locali di uso comune, forse di ritrovo, locali trasformati in discariche di rifiuti di vario genere e locali utilizzati come "servizi igienici" con abbandono sul pavimento degli escrementi evacuati.- In tutti i locali predetti erano presenti ratti in gran numero ed assolutamente non intimiditi dalla presenza dell'uomo.- In una parte della villa sono risultate accatastate masserizie ed oggetti di vario genere, quali parti meccaniche di autovetture, telai di biciclette e ciclomotori nonché ruote.- Anche nel cortile interno era rilevante la presenza di rifiuti e di ratti per niente allarmati dalla presenza umana.- Le condizioni di gravissimo degrado sopra descritte costituiscono un grave rischio per la salute degli occupanti. Infatti la diffusa e rilevante presenza di escrementi umani in putrefazione e la imponente infestazione da ratti costituiscono una fonte certa di infezioni originate sia dall'uomo sia dagli animali.- Inoltre la presenza di fornelli alimentati con bombole di gas può innescare un incendio a rapida propagazione con la concomitante esplosione delle bombole di gas, con grave rischio per la vita degli occupanti.- Si può stimare che gli occupanti abusivi possano essere circa un centinaio e se motivi di varia natura hanno impedito finora di rimuovere questa situazione, i motivi sopra esposti devono convincere dell'assoluta necessità che tale situazione venga eliminata il più rapidamente possibile.- Un'area in tali condizioni inserita nel contesto abitativo costituisce una situazione gravissima, lesiva dell'igiene urbana.- Il complesso di Villa Carobbi deve, pertanto, essere sgomberato coattivamente da tutti gli occupanti abusivi, la cui presenza è incompatibile con gli interventi di bonifica che dovranno essere iniziati con la massima urgenza a tutela non solo della salute pubblica ma anche dell'incolumità pubblica (pericolo di esplosione e di incendio per la presenza di fornelli alimentati a gas di bombola; si richiama la comunicazione via fax del Comando provinciale Vigili del Fuoco in data 28/3/2000).- I tentativi finora esperiti per bonificare il complesso di Villa Carobbi non hanno ottenuto alcun esito concreto (si ricorda l'ordinanza sindacale n. 2473 del 7/4/2000) poiché non è stato possibile ottenere uno sgombero permanente degli occupanti abusivi che hanno, agevolmente, neutralizzato le opere di tutela passiva dell'area e degli edifici.- Tali difese passive, se pure utili o talora necessarie, non sono quindi sufficienti ad impedire la rioccupazione dell'area e degli edifici dopo qualsiasi sgombero coatto che possa essere organizzato.- Dopo lo sgombero deve essere, pertanto, attivato immediatamente, a cura della proprietà, del complesso, un servizio di difesa attiva costituito da una sorveglianza continua con personale che possa attivamente opporsi alla rioccupazione.- Dopo l'attivazione del servizio di vigilanza, potrà essere dato inizio alle operazioni di bonifica del complesso di Villa Carobbi con l'esecuzione di adeguati trattamenti di derattizzazione e con la rimozione dei rifiuti accumulati.- Per la messa in sicurezza delle strutture edilizie dovranno, comunque, essere allontanate, nel più breve tempo possibile dopo lo sgombero e sotto l'eventuale direzione del Comando provinciale dei vigili del Fuoco , tutte le bombole di gas esistenti nel complesso.- Si ricorda che nella zona circostante a Villa Carobbi, oltre a numerose abitazioni esistono anche strutture da tutelare, in modo particolare contro il rischio di infestazione da roditori e costituite da edifici scolastici, un mercato generale all'ingrosso ed un supermercato alimentare. Pertanto le procedure di derattizzazione nel complesso di Villa Carobbi dovranno, tassativamente, tener presente la necessità di operare in modo da evitare che i roditori abbandonino il complesso diffondendosi nella zona circostante.- I rifiuti accumulati non dovranno essere quindi inizialmente rimossi costituendo l'habitat dei roditori e la carenza di cibo, conseguente allo sgombero degli occupanti, dovrà essere compensata con la distribuzione di esche alimentari non tossiche, gradualmente sostituite con esche tossiche. I rifiuti verranno rimossi quando il trattamento rodenticida si troverà in fase avanzata, valutabile dai risultati ottenuti secondo gli schemi di valutazione applicati nelle procedure di derattizzazione.- si propone l'emissione di un'ordinanza sindacale contingibile e urgente;VISTO il rapporto della Polizia Municipale prot. N. 00/R/1124.02 del 18/10/2000 in cui si comunica l'avvenuto allontanamento di abusivi nordafricani insediatisi nell'immobile di Villa Carobbi, da cui risulta altresì quanto segue:Il complesso di Villa Carobbi consta di n. 3 edifici, identificati nell'allegata planimetria come segue:- 1, 2, 3, 3A, 3B, adiacenti ai cortili C1 e C2;- 4, adiacente cortile C3, 4A- 5, 5A, 5B;- Gli edifici e le aree pertinenziali sono stati trovati in generali pessime condizioni igienico-sanitarie, (ad eccezione di 4, 4A, C3, 3) con presenza diffusa di rifiuti urbani ed escrementi, presenti inoltre topi e rifiuti speciali, ovvero in dettaglio:- C1: Rifiuti sparsi, cospicui escrementi nelle zone con vegetazione arbustiva, presenza di topi;- 1: tre stanze adibite a discarica di rifiuti (piano terreno) presenza di batterie per autoveicoli e bombole di gpl per uso domestico (piano primo); alcuni elettrodomestici; materiali infiammabili diffusi; una stanza adibita impropriamente a latrina (piano secondo); materiali per edilizia stoccati dalla proprietà (piano secondo); mobilio di fortuna, abiti e varie suppellettili; presenza di topi anche all'interno;- 2, fronte cortile C1: locali chiusi contenenti rottami e masserizie stoccate all'uopo;- 2, parte laterale, fronte area demolizioni: tetto in gran parte crollato, rifiuti sparsi, rottami metallici, escrementi, presenza di topi;- 2, parte posteriore, antistante cortile C2: mobilio di fortuna, abiti e varie suppellettili, presenza di topi anche all'interno, presenza di batterie per autoveicoli e bombole di gpl per uso domestico; materiali infiammabili diffusi, rifiuti sparsi;- C2: cortile adibito a discarica, cospicua quantità di rifiuti, massiccia presenza di topi;- 3A, 3B: mobilio di fortuna, abiti e varie suppellettili, presenza cospicua di topi anche all'interno; alcuni elettrodomestici in pessime condizioni, cospicua presenza di batterie per autoveicoli, nonché presenti bombole di gpl per uso domestico; materiali infiammabili diffusi, rifiuti sparsi;- 3: in gran parte accessibile dal cantiere edile; tracce di rifiuti, utilizzato per stoccaggio di materiali dalla proprietà;- 4: utilizzato per stoccaggio di materiali dalla proprietà (chiuso);- 4A: in affitto all'impresa di autodemolizioni, utilizzato come magazzino (chiuso);- C3: in uso alla proprietà, recintato e non accessibile (prato incolto, presenti due autoveicoli);- 5, 5A, 5B: mobilio di fortuna, abiti e varie suppellettili; alcuni elettrodomestici in pessime condizioni, presenza di batterie per autoveicoli, nonché presenti bombole di gpl per uso domestico; materiali infiammabili diffusi, rifiuti sparsi, presenza di rifiuti vari anche sul lato esterno, adiacente la via Barsanti.CONSIDERATO che le particolare esigenze di celerità del procedimento, connesse all'urgenza e conseguente immediata esecutività del presente provvedimento, rendono impossibile l'effettuazione della comunicazione di avvio del procedimento prevista dalla legge 7 agosto 1990, n. 241;VISTA la legge 23 dicembre 1978, n. 833 (istituzione del servizio sanitario nazionale);VISTA la legge regionale 25 febbraio 2000 n. 16 (Riordino in materia di igiene e sanità pubblica, veterinaria, igiene degli alimenti, medicina legale e farmaceutica)VISTO l'art. 14 del D. lgs. 22 del 5/2/97 (attuazione delle direttive CEE sui rifiuti)VISTO l'art. 7 della legge 7 agosto 1990, n. 241 (nuove norme in materia di procedimento amministrativo);VISTO l'art. 85 dello Statuto del Comune di Firenze,VISTO l'art. 54 dl D. lgs. 267/2000;ORDINAal sig. Nucci Nilo, nato a Firenze il 9/12/1922 ed ivi residente in via Pistoiese 321/2, quale legale rappresentante della sas Villa Carobbi di Nucci Nilo e C., di provvedere,:1. immediatamente, all'allontanamento dal complesso di tutte le bombole di gas ivi presenti operando eventualmente sotto la Direzione del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco2. all'esecuzione di trattamenti rodenticidi e la rimozione dei rifiuti accumulati nell'intera area del complesso di Villa Carobbi, via Accademia del Cimento, con le modalità stabilite dall'ASL di seguito elencate. Prima di iniziare i trattamenti di derattizzazione la società proprietaria dovrà depositare entro 15 (quindici) giorni presso la sede della U.O. Igiene Pubblica dell'Azienda sanitaria di Firenze un programma dettagliato sulle procedure di derattizzazione e sulle modalità di rimozione dei rifiuti proposte. Il programma dovrà prevedere date precise e dovrà essere elaborato tenendo presente la necessità di non rimuovere i rifiuti all'inizio della derattizzazione che dovrà essere preceduta da una diffusa distribuzione di esche non tossiche seguita dalla distribuzione graduale di esche tossiche mentre le operazioni di rimozione rifiuti potranno iniziare dopo che saranno stati evidenziati sostanziali risultati nell'azione rodenticida. La distribuzione delle esche alimentari non tossiche dovrà avere inizio nei primi due giorni successivi all'approvazione del programma di derattizzazione. La U.O. Igiene pubblica dell'Azienda sanitaria di Firenze potrà chiedere chiarimenti od integrazioni al programma e comunicherà alla società proponente l'approvazione del programma con atto trasmesso con lettera raccomandata a.r. I trattamenti rodenticidi dovranno quindi essere iniziati entro 5 (cinque) giorni. L amministrazione comunale, in caso di omessa presentazione del predetto programma o di inadempienza totale o parziale del programma, affiderà gli interventi a ditte specializzate addebitandone le spese alla società inadempiente.3. L'allestimento di tutto quanto necessario per impedire il ripetersi della situazione di degrado, comunicando all'amministrazione comunale entro 5 giorni dalla notifica del presente atto le misure previste.La U.O. Igiene pubblica dell'Azienda Sanitaria 10 di Firenze è incaricata di vigilare sul rispetto del punto 2) di questa ordinanza, una copia della quale viene inviata, dopo la notifica, a:- Azienda Sanitaria di Firenze, U.O. Igiene pubblica;- Direzione Corpo Polizia Municipale;AVVERTEche si procederà a termini di legge in caso di inadempienza al presente provvedimento.Avverso il presente provvedimento è consentito presentare ricorso al Tribunale amministrativo regionale della Toscana, o al Capo dello Stato, rispettivamente entro sessanta e centoventi giorni decorrenti dalla data di notificazione del provvedimento medesimo.Firenze, 3 novembre 2000Il sindaco