Barbaro, Domenichetti (DS) e Fittante (Per L'Ulivo): «Con la riforma del servizio militare molte attività svolte dagli obiettori di coscienza rischiano di chiudere»

Il rischio è che molte attività delle associazioni di volontariato fiorentine ed i servizi sociali erogati dagli enti pubblici siano azzerati per l'entrata in vigore del servizio militare professionale che non permetterà più l'utilizzo, a partire dal 2004, degli obiettori di coscienza. Per scongiurare questa eventualità ventisei consiglieri di maggioranza ed opposizione hanno firmato una risoluzione che invita il Sindaco Domenici (che è anche Presidente dell'Anci), ed il Presidente del Consiglio comunale a fare pressioni sul governo e parlamento perché venga approvata prima possibile la legge che riforma il servizio civile nazionale.«Solo in provincia di Firenze - hanno spiegato Barbaro, Domenichetti dei Ds e Fittante (Per L'Ulivo) - gli enti convenzionati con il Ministero della Difesa per l'utilizzo degli obiettori di coscienza sono ben 238 per un totale di 2600 obiettori utilizzati».«Tutte questi enti - hanno proseguito i tre consiglieri - operano soprattutto nei servizi assistenziali, socio-sanitari e culturali. Ovvero in settori vitali del welfare». «Non dimentichiamoci - hanno sottolineato i tre consiglieri - che anche il Comune di Firenze, ad esempio, ha in servizio sessanta obiettori, anch'essi essenziali per il funzionamento di importanti servizi alla persona come l'assistenza ventiquattr'ore su ventiquattro a disabili gravi».«La proposta di riforma in discussione al Senato - hanno aggiunto - prevede la partecipazione al servizio civile da parte degli obiettori, fino alla sospensione dell'obbligo di leva, cioè fino al 2004, e comunque nei periodi di ripristino dell'obbligo di leva, e di volontari. Durante il regime transitorio, cioè fino alla sospensione dell'obbligo di leva, vi potranno partecipare anche i militari di leva che optino per il servizio civile e che risultino in eccesso rispetto al fabbisogno delle forze armate».Secondo Barbaro e gli altri consiglieri «a regime, secondo tale proposta, ai giovani verrebbe riconosciuto lo stesso trattamento economico dei militari volontari in ferma breve, 20.000 lire giornaliere, oltre al riconoscimento di crediti formativi ai fini del compimento di periodi obbligatori di pratica professionale o di specializzazione e per l'esercizio di specifiche professioni».«Questa proposta non ci convince del tutto - ha concluso Barbaro - il sistema di incentivi individuato appare insufficiente per far sì che il servizio civile sia appetibile dai giovani. Ecco perché la nostra risoluzione propone di aumentare gli incentivi economici e di migliorare quelli formativi, con l'obiettivo di consentire l'impiego, in tutto il paese, di almeno 80 mila volontari l'anno». (fn)Questo il testo della risoluzione:consiglieri proponenti: Barbaro, Caffaz, Domenichetti, Agostini, Acciai, Imperlati, Malavolti, Mattei, Esposito, Longo (DS); Conti e Balata (PPI); Basosi (Democratici); Foti (Rinnovamento Italiano); Pettini, Marzullo, Rotondaro (Comunisti Italiani); Fittante (Ulivo per Di Pietro); Morelli (UDEUR); Papini (Verdi); Sgherri e Falqui (Rifondazione Comunista); Tondi (CCD); Toccafondi (Azione per Firenze); Grazzini e Pieri (Forza Italia)OGGETTO: "Per l'attuazione della Legge n° 230/98 e per la rapida approvazione della riforma del servizio civile"IL CONSIGLIO COMUNALEAPPRESO dell'approvazione in via definitiva del disegno di legge n. 4672 "Norme per l'istituzione del servizio militare professionale", avvenuta in Senato il 24 ottobre 2000, che prevede la sospensione della coscrizione obbligatoria a partire dai nati nel 1986; la riduzione progressiva degli effettivi dagli attuali 270 mila a 190 mila nell'arco di sette anni; un sistema di incentivi per i 110 mila volontari previsti a regime; un onere a regime (nel 2020) intorno ai 1.100 miliardi di lire annue;APPRESO peraltro che presso il Senato della Repubblica il 3 aprile 2000 è iniziato, ma procede a rilento, l'esame del disegno di legge di iniziativa del Governo n. 4408 "Istituzione del servizio civile nazionale", congiuntamente ad altre otto proposte avanzate da numerosi Gruppi politici, che prevede l'impiego di obiettori di coscienza fino alla sospensione della coscrizione obbligatoria prevista dal disegno di legge n. 4672 e, a regime, l'impiego di giovani volontari (uomini e donne) cui verrebbero riconosciuti incentivi economici (20.000 lire/giorno) e formativi, ed il cui numero verrebbe limitato sulla base di un onere nel 2002 pari a 250 miliardi di lire;RICORDATO che è tuttora vigente la Legge n. 230/98 "Nuove norme in materia di obiezione di coscienza" che prevede l'avvio al servizio civile alternativo per i soli giovani obiettori di coscienza;TENUTO CONTO che la Legge n. 230/98 risulta ancora non completamente attuata, dato che solo nell'ottobre 1999 è entrato in vigore il Regolamento dell'Ufficio Nazionale del Servizio Civile (DPR 28/07/1999, n. 352), mentre non risultano ancora adottati i regolamenti di gestione del servizio civile ed il regolamento di disciplina degli obiettori previsti dalla legge, né risulta ancora iniziata la revisione delle convenzioni con gli Enti privati e pubblici che da anni impiegano obiettori di coscienza;RICORDATO come la Legge Finanziaria 2000 abbia stanziato 171.5 miliardi di lire per la gestione della Legge n. 230/98, onere che determina anche il limite massimo di giovani annualmente avviabili al servizio civile;PRESO ATTO che lo stanziamento sopra citato è risultato insufficiente a soddisfare tutte le richieste dei giovani (108 mila domande nel corso del 1999) tanto da spingere il Governo ad adottare uno specifico provvedimento con il quale è stato fissato in 80 mila il numero di giovani avviabili al servizio nel corso del 2000 (DPCM 9 giugno 2000);SOTTOLINEATO l'apporto offerto dai giovani in servizio civile alla corretta conduzione di numerosi servizi, anche essenziali, nel campo dell'assistenza sociale e sanitaria, della tutela ambientale, della protezione civile, dell'animazione culturale, e considerato che il servizio civile per questi giovani costituisce un utile periodo di crescita personale, nell'esercizio del dovere di solidarietà sociale e di difesa della Comunità stabiliti dalla Costituzione;RITENUTO che l'insieme della attività svolte nell'ambito del servizio civile, ed in particolare nei Comuni, costituiscano un elemento ormai essenziale del "welfare state", consentendo l'efficace gestione di molti servizi sociali a costi contenuti per i bilanci degli Enti locali;RICORDATA INFINE la propria Risoluzione n. 353, approvata a larghissima maggioranza il 20 settembre 1999, sul medesimo tema;INVITA IL GOVERNO ED IL PARLAMENTOa dare rapida attuazione all'attuale Legge n. 230/98, tramite l'adozione dei regolamenti ancora mancanti, la revisione e l'ampliamento delle convezioni in essere, l'incremento del fondo previsto nella Legge Finanziaria 2001, valutando la possibilità di portarlo a 300 miliardi di lire annue, ovvero di consentire l'avviamento al servizio civile di almeno 100 mila giovani fin dall'anno 2001;INVITA IL PARLAMENTOad esaminare in tempi rapidi il disegno di legge n. 4408 di riforma del servizio civile, congiuntamente con le altre proposte avanzate dai diversi Gruppi politici, con l'obiettivo di pervenire alla sua approvazione da parte di entrambe le Camere entro la fine della XIII Legislatura, migliorando e aumentando l'entità economica del sistema di incentivi previsti per la fase a regime al fine di permettere l'impiego annuo di almeno 80 mila giovani;INVITA INFINE IL PARLAMENTOa porre mano rapidamente, in vista della professionalizzazione introdotta con l'approvazione del disegno di legge n. 4672, anche alla revisione e al rafforzamento degli istituti di rappresentanza del personale delle Forze Armate, tale da avvicinarli a quelli esistenti nella Polizia di Stato;IMPEGNA IL SINDACO E IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALEa rappresentare questi orientamenti presso la Regione Toscana, l'ANCI, la Conferenza Unificata Stato-Autonomie Locali, il Parlamento ed il Governo.Queste alcune schede informative:ALCUNI DATI SUL SERVIZIO CIVILEAttualmente i giovani chiamati alla leva accedono al servizio civile (di durata 10 mesi) previa dichiarazione di obiezione di coscienza e di rifiuto a svolgere il servizio militare (Legge 230/98).Domande presentate nel 1999: 108.371Domande presentate nel primo trimestre del 2000: 10.000Il servizio civile viene attualmente svolto presso Enti (privati e pubblici) che abbiano stipulato una specifica convenzione con l'Ufficio Nazionale del Servizio Civile (UNSC). Sono ancora valide le convenzioni stipulate in precedenza con il Ministero della Difesa (che fino al 1999 ha continuato a gestire il servizio civile). Ogni convenzione consente l'impiego di una certo numero di giovani, nell'ambito dei settori di impiego indicati dalla Legge 230/98.Numero di Enti convenzionati in Italia (1999): 4.838Numero di Enti convenzionati in Toscana (2000): 870 (18%)Numero Enti convenzionati in Provincia di Firenze (2000): 238Capacità operativa in Italia (giovani assegnabili) al 2000: 79.148Capacità operativa in Toscana al 2000: 7.863 (10%)Capacità operativa in Provincia di Firenze al 2000: 2.646In Toscana gli obiettori svolgono servizio civile: nei servizi socio-sanitari (29%) nei servizi assistenziali (40%) nei servizi culturali (25%) nei servizi ambientali (6%)Capacità operativa in Toscana da parte degli Enti pubblici (Comuni, Ministeri, USL, altri) al 2000: 3.085Numero di Comuni toscani convenzionati al 2000: 199 (23% di quelli toscani)Numero di Comuni convenzionati in Provincia di Firenze al 2000: 43Capacità operativa nei Comuni toscani al 2000: 2.029 (26% di quelli toscani)Capacità operativa nei Comuni convenzionati nella Provincia di Firenze: 591Capacità operativa del Comune di Firenze al 2000: 85 (è stato richiesto l'aumento a 100)Ogni obiettore svolge 10 mesi di servizio civile (dal 1989 la durata è pari a quella del servizio militare: sentenza Corte Costituzionale 470/89), con un obbligo (minimo) di 36 ore settimanali di servizio. Tenuto conto dei periodi di licenza, ogni anno ciascun obiettore mette a disposizione della comunità 1.152 ore di lavoro, percependo un "soldo" pari a circa 5.000 lire il giorno. Potenzialmente i giovani in servizio civile negli Enti convenzionati toscani mettono perciò a disposizione 1.152 ore di lavoro, per un onere complessivo di circa 45 miliardi di lire.La legge finanziaria 2000 ha stanziato per il funzionamento della Legge 230/98 negli anni 2000, 2001 e 2002 risorse poco meno di 172 miliardi. In base alla Legge 230/98 il numero di obiettori effettivamente assegnabili annualmente al servizio civile è determinato dalle risorse economiche disponibili: per questo motivo il Governo ha adottato un decreto (DPCM 9 giugno 2000) che fissa in 80.000 il numero di giovani avviabili al servizio nel corso del 2000.LA RIFORMA DEL SERVIZIO CIVILELa Legge 230/98 attualmente vigente ha profondamente modificato la vecchia Legge 772/72 che precedentemente disciplinava l'obiezione di coscienza e il servizio civile.La Legge 230/98 ha introdotto norme che tutelano l'obiezione di coscienza come autentico diritto soggettivo dei giovani: le domande possono essere respinte solo in alcuni casi oggettivamente verificabili (possesso di armi; condanne in primo grado per detenzione, uso e trasporto abusivi di armi; delitti commessi con violenza e per appartenenza a gruppi eversivi e di criminalità organizzata). Inoltre ha sottratto la gestione del servizio civile al Ministero della Difesa e ai Distretti Militari, affidandola ad un Ufficio presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (Ufficio Nazionale del Servizio Civile, UNSC).La Legge 230/98 stenta ancora a dispiegare tutti i suoi effetti. Vi sono stati forti ritardi nell'istituzione e organizzazione del nuovo UNSC (il Regolamento di attuazione è entrato in vigore solo nell'ottobre 1999: DPR 28/07/1999, n. 352), che dispone ancora di poco personale e non è stato ancora in grado di procedere alla revisione delle circa 5.000 convenzioni in vigore, ereditate dalla precedente gestione del Ministero della Difesa. Sono poi ancora in alto mare altri due Regolamenti previsti dalla Legge 230/98: quello di gestione amministrativa del servizio civile, e quello di disciplina degli obiettori in servizio (ai quali non si possono applicare né il Codice militare di Pace né i regolamenti vigenti nelle caserme).Il risultato di questa situazione è che vi sono molteplici difficoltà nelle assegnazioni degli obiettori agli Enti convenzionati, acuite dalle nuove disposizioni in materia di congedo dal servizio di leva (militare e civile): dall'inizio del 2000 le assegnazioni in servizio devono avvenire entro il termine perentorio di 9 mesi dalla presentazione della domanda (trascorso tale termine i giovani hanno diritto a presentare istanza di congedo).Ad esempio, il Comune di Firenze, che può impiegare fino ad un massimo di 85 obiettori contemporaneamente, attualmente ne ha solo 60 in servizio, con notevoli problemi nella corretta gestione e pianificazione delle attività affidate ai giovani.A tale quadro va aggiunto il fatto che il Governo nel giugno scorso ha limitato ad 80.000 i giovani avviabili al servizio civile nel corso del 2000, a causa della limitatezza del fondo attribuito alla gestione della Legge 230/98 (172 miliardi di lire, circa), che pure è stato aumentato rispetto al 1999 di lire 51 miliardi.Con la riforma complessiva della leva militare, si pone anche il problema della riforma del servizio civile. La riforma della leva (approvata il 24 ottobre 2000 dal Senato) sospende la leva obbligatoria in tempo di pace a partire dai giovani nati nel 1986 (2004), e punta ad una riduzione degli effettivi dai 270.000 uomini attuali ai 190.000 uomini previsti nel 2007. E' previsto il reclutamento su base volontaria di 110.000 uomini, con un onere economico a regime (2020) pari a 1.100 miliardi di lire annue.E' quindi necessario provvedere ad una revisione del servizio civile. Il Senato ha iniziato l'esame di sette proposte di legge il 3 aprile 2000, svolgendo fino ad oggi 5 sedute (l'ultima il 19 ottobre 2000): disegno di legge n. 4408, di iniziativa del Governo D'Alema proposta di legge n. 329, di iniziativa del Sen. Coviello (PPI) proposta di legge n. 1015, di iniziativa del Sen. Bedin (PPI) proposta di legge n. 1165, di iniziativa del Sen. Nava (CCD) proposta di legge n. 1382, di iniziativa del Sen. Gerardo Agostini (PPI) disegno di legge n. 2118, di iniziativa del Governo Prodi proposta di legge n. 4244, di iniziativa del Sen. Rescaglio (PPI) proposta di legge n. 4286, di iniziativa del Sen. Semenzato (Verdi) proposta di legge n. 4388, di iniziativa del Sen. Semenzato (Verdi).Relatrice della nuova legge è stata nominata la Sen. Franca D'Alessandro Prisco (DS).IL DISEGNO DI LEGGE DEL GOVERNO D'ALEMA (4408)La proposta del Governo D'Alema (disegno di legge n. 4408) prevede la partecipazione al servizio civile da parte degli obiettori, fino alla sospensione dell'obbligo di leva (2004) e comunque nei periodi di ripristino dell'obbligo di leva; e di volontari (uomini e donne). Durante il regime transitorio (cioè fino alla sospensione dell'obbligo di leva) vi possono partecipare anche i militari di leva che optino per il servizio civile e che risultino in eccesso rispetto al fabbisogno delle Forze Armate.A regime ai giovani verrebbe riconosciuto lo stesso trattamento economico dei militari volontari in ferma breve (20.000 lire giornaliere), oltre al riconoscimento di crediti formativi ai fini del compimento di periodi obbligatori di pratica professionale o di specializzazione e per l'esercizio di specifiche professioni.L'onere finanziario per il 2002 (fase transitoria) è stimato in 250 miliardi di lire, di cui 202 miliardi di lire per gli obbligati alla leva (obiettori e militari di leva in esubero), 37 miliardi di lire per i volontari, 11 miliardi di lire per il funzionamento dell'Ufficio Nazionale del Servizio Civile (UNSC).Ai giovani obbligati alla leva e ai volontari verrebbe riconosciuto un "soldo" giornaliero pari a 5.800 lire; a tale onere occorre aggiungere un rimborso per vitto e alloggio pari a 6.700 lire al giorno pro-capite, per gli Enti convenzionati. La durata del servizio per gli obbligati alla leva rimarrebbe pari a 10 mesi, mentre per i volontari sarebbe fissata in 12 mesi.Il disegno di legge ipotizza di poter avviare al servizio nel 2002 circa 70.000 giovani obbligati alla leva (obiettori e militari in esubero), e 21.000 volontari.A regime (dopo la sospensione della leva obbligatoria) il disegno di legge ipotizza di impiegare esclusivamente 56.100 volontari (di cui 6.100 all'estero), per un onere annuo di 239 miliardi di lire. La durata dovrebbe essere di 12 mesi (la durata potrebbe essere differenziata in relazione al settore di impiego), e ai volontari verrebbe riconosciuto un soldo pari a 20.000 lire il giorno (senza ulteriori rimborsi per vitto e alloggio, salvo il caso di servizio all'estero). Oltre a ciò è previsto un onere annuo di 11 miliardi di lire per il funzionamento dell'UNSC: l'onere totale è quindi di 250 miliardi di lire annue.