PIACE AL MINISTRO BIANCO IL PROGETTO FIORENTINO "UNA FAMIGLIA ROM IN OGNI COMUNE"

"Un progetto valido". Piace al ministro dell'interno Enzo Bianco il progetto fiorentino di "Una famiglia in ogni Comune", che dovrebbe consentire il progressivo superamento dei campi nomadi. L'ipotesi è stata presentata stamani dal sindaco Leonardo Domenici, dal Prefetto Achille Serra, dal vicepresidente della Regione Toscana Angelo Passaleva e dal Questore Vincenzo Boncoraglio, nel corso dell'incontro con ministro Bianco al Viminale.La delegazione fiorentina ha illustrato anche la situazione in città: due campi rom irregolari, Draghe e Masini che ospitano oltre 300 nomadi; due campi regolari, Poderaccio e Olmatello, sovraffolati (con circa 200 persone in esubero). Domenici, Serra, Passaleva e Boncoraglio hanno presentato al ministro Bianco anche le varie fasi del progetto di superamento dei campi nomadi. Il primo appuntamento riguarda l'insediamento delle Draghe entro il 10 novembre. Le persone accampate nella zona verranno assistite dalla Caritas, dalla Madonnina del Grappa e dall'Arci.Per affrontare la successiva chiusura del campo Masini e il sovraffollamento del Poderaccio e dell'Olmatello e per avviare il processo di progressivo superamento dei campi, Domenici, Serra, Passaleva e Boncoraglio hanno chiesto aiuto e sostegno del ministro per agevolare e supportare i Comuni che accoglieranno nuclei familiari nomadi.L'obiettivo del progetto "Una famiglia per Comune" non è quello di creare nuovi campi nomadi ma, grazie al sostegno economico alle amministrazioni locali, quello di inserire uno o due nuclei familiari regolari nei Comuni della Toscana e anche in altre regioni. In questo modo, non solo si potrà dare soluzione alloggiativa, ma sarà possibile anche un percorso di integrazione nelle singole realtà."Mi sembra che l'idea di procedere per tappe successive – ha aggiunto il ministro Bianco – sia il modo giusto per procedere. Occorrerà verificare il tipo di disponibilità da parte dei singoli Comuni ad ospitare nuclei familiari nomadi e poi verificare successivamente il fabbisogno finanziario. In ogni caso i sindaci vanno aiutati".Il sindaco Domenici, nella sua qualità di presidente dell'Anci, ha chiesto anche al Governo e al Parlamento un impegno finanziario per le aree metropolitane, interventi finanziari a sostegno dell'accoglienza e della integrazione dei profughi della ex Jugoslavia.