«Qual è la politica dell'amministrazione per i ciclomotori e motocicli ecologici?»: interpellanza di sette consiglieri della maggioranza
Qual è la politica dell'amministrazione per i ciclomotori e motocicli ecologici? Il quesito lo hanno posto, in un'interpellanza al Sindaco, Antongiulio Barbaro, Gregorio Malavolti e Alessandro Lo Presti (Ds), Riccardo Basosi (Democratici), Alessio Papini (Verdi), Lavinia Balata Orsatti (PPI) e Luca Pettini (Comunisti italiani).Anzitutto i sette consiglieri della maggioranza chiedono di sapere «come il Comune intenda rifinanziare il fondo accantonato nel 1997 per gli incentivi economici per l'acquisto di ciclomotori elettrici» e «se intenda estendere gli incentivi, almeno in una prima fase, anche ai ciclomotori ad emissione rispettose delle direttive europee antinquinamento».In secondo luogo l'amministrazione è invitata a far conoscere «quali siano i costi effettivi sostenuti per l'installazione e per la gestione delle colonnine di ricarica, quali i tempi previsti per l'ultimazione dei lavori di installazione, quali gli accordi intercorsi con la società che le ha fornite e se non ritenga per il futuro di installare le colonnine di ricarica senza oneri per il Comune».I sette consiglieri chiedono anche «se sia possibile, nel rispetto del codice della strada, approntare una segnaletica differenziata per le aree di parcheggio adiacenti alle colonnine di ricarica, riservate ai veicoli elettrici, onde evitarne l'occupazione da parte di altri tipi di veicoli», «se sia stata prevista la possibilità di parcheggio a titolo gratuito per i veicoli elettrici all'interno del parcheggio per motocicli in piazza San Firenze» e«se sia terminata la sperimentazione del kit di catalizzazione». (fn)Questo il testo dell'interpellanza:"Per avere informazioni sulla politica dell'Amministrazione relativamente ai ciclomotori e motocicli ad emissioni zero o a bassa emissione di inquinanti atmosferici"I sottoscritti Consiglieri Comunali: A. Barbaro, G. Malavolti, A. Lo Presti (DS); R. Basosi (Democratici); A. Papini (Verdi); L. Balata (PPI); L. Pettini (PdCI)RICORDATI i punti qualificanti di cui alla Mozione n. 542 approvata all'unanimità dal Consiglio Comunale il 10 gennaio 2000 "Per estendere agevolazioni per l'acquisto di ciclomotori e motocicli a basso impatto atmosferico, estendendo la tipologia, rifinanziando il fondo per l'anno 2000, promuovendo la sperimentazione del kit di catalizzazione";RITENUTO che il sistema di incentivi economici per l'acquisto di veicoli innovativi debba essere attivato con l'obiettivo di innalzare la domanda, aumentare la produzione e condurre alla progressiva riduzione dei prezzi unitari per l'acquirente finale;RICORDATO il Protocollo di Intesa sottoscritto nel novembre 1999 dal Ministero dell'Ambiente, dal Ministero dei Trasporti e della Navigazione, dall'ANCI, dal Coordinamento degli Assessori alla Mobilità dei Comuni Capoluogo delle Aree Metropolitane e dall'ANCMA, cui ha aderito anche il Comune di Firenze, che, anche a seguito dell'entrata in vigore della Direttiva 97/24/CE, ha definito un quadro di iniziative e di impegni a carico dei costruttori di veicoli a due ruote associati all'ANCMA, dei Ministeri dell'Ambiente e dei Trasporti, e delle Municipalità che si prefiggono di: promuovere la diffusione di ciclomotori e motocicli a motore termico a ridotto impatto ambientale nonché di ciclomotori e motocicli elettrici; aumentare gli standards di sicurezza e di salvaguardia ambientale.APPRESO, dalle indiscrezioni di stampa, come le misure effettuate da ARPAT in collaborazione con i costruttori di ciclomotori abbiano posto in evidenza risultati contraddittori nell'efficienza di abbattimento del benzene da parte del cosiddetto "kit di catalizzazione" da installare sui ciclomotori non omologati ai sensi della Direttiva 97/24/CE;APPRESO come l'accantonamento di lire 500 milioni concordato con i produttori (e definito con Determinazione del Direttore Generale n.1/97) destinato agli incentivi per l'acquisto di veicoli elettrici sia stato in realtà utilizzato per lire 129 milioni nel 1998 e per lire 120 milioni nel 2000 per l'installazione delle colonnine di ricarica;APPRESO come, dal marzo al settembre 2000, siano stati acquistati grazie agli incentivi a fondo perduto finanziati dal Comune di Firenze 100 ciclomotori elettrici, 80 biciclette a pedalata assistita e 2 veicoli elettrici a 4 ruote, pur in assenza di una capillare campagna di informazione sull'esistenza e le modalità di attivazione di tali incentivi, e pur essendo poche le colonnine di ricarica;APPRESO con soddisfazione come dalla fine di settembre sono iniziati i lavori di installazione di altre 20 colonnine di ricarica;RICORDATO INFINE il punto 3) dell'Ordine del Giorno n. 161 approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 6 marzo 2000 relativo alla Delibera 197/2000 "Parcheggio custodito a pagamento per ciclomotori e motocicli - Piazza S. Firenze" che chiedeva di prevedere esenzioni nel pagamento della tariffa del parcheggio di cui alla Delibera n° 197/2000 nel caso di veicoli ad emissione nulla;INTERPELLANO IL SINDACOper sapere:1) anche in vista della predisposizione del Bilancio preventivo 2001, come e in che tempi intenda dare piena attuazione alla Mozione 542/00, ed in particolare: rifinanziamento del fondo accantonato nel 1997 per gli incentivi economici per l'acquisto di ciclomotori elettrici; eventuale estensione (almeno in una prima fase e con modalità da definire) degli incentivi anche ai ciclomotori omologati ai sensi della Direttiva 97/24/CE ed emissione rispettose della fase EURO 2, riservando comunque ai ciclomotori elettrici almeno la metà del fondo; aumento del valore unitario dell'incentivo economico; realizzazione di un'adeguata campagna di pubblicizzazione degli incentivi economici del Comune di Firenze ed eventualmente di quelli stabiliti dallo Stato;2) se ritenga opportuno e necessario migliorare le modalità di accesso da parte degli utenti agli incentivi economici per i veicoli elettrici, istituendo un punto informativo specializzato, eventualmente presso uno degli uffici URP già funzionanti;3) quali siano i costi effettivi sostenuti dal Comune di Firenze per l'installazione e per la gestione delle colonnine di ricarica, quali i tempi previsti per l'ultimazione dei lavori di installazione, quali gli accordi intercorsi con la società che le ha fornite all'Amministrazione, e se non ritenga per il futuro di installare le colonnine di ricarica senza oneri per il Comune di Firenze, stipulando accordi specifici con la società che le fornisce e con i soggetti interessati ad installarle in aree di loro proprietà o di loro gestione (Firenze Parcheggi, SCAF, Ferrovie dello Stato, ecc.), individuate attraverso un'analisi specifica della domanda, realizzata anche grazie al Mobility Manager del Comune di Firenze e delle altre Aziende e Enti presenti in città;4) se sia possibile, nel rispetto del Codice della Strada, approntare una segnaletica differenziata per le aree di parcheggio adiacenti alle colonnine di ricarica, riservate ai veicoli elettrici, onde evitarne l'occupazione (volontaria o meno) da parte di altri tipi di veicoli;5) se sia stata prevista la possibilità di parcheggio a titolo gratuito per i veicoli elettrici all'interno del Parcheggio per motocicli in Piazza San Firenze istituito con la Delibera 197/00, e comunque se si intenda prevedere tale possibilità all'interno delle aree di parcheggio a pagamento per motocicli che verranno istituite in futuro nell'ambito del Piano particolareggiato per i motorini, previsto dal PGTU vigente;6) se sia terminata la sperimentazione del kit di catalizzazione e se, nel caso siano confermate le indiscrezioni comparse sulla stampa circa i risultati contraddittori di tale sperimentazione, non ritenga di dover procedere ad una ricontrattatazione del Protocollo di intesa firmato nel 1999 con l'ANCMA, per ottenere un impegno concreto dei produttori per l'anticipazione della messa sul mercato di ciclomotori e motocicli rispettosi della fase EURO 2.