Il sindaco di Firenze e presidente Anci Leonardo Domenici ha aperto il convegno sulla firma della convenzione europea sul paesaggio

E' stato il sindaco di Firenze e presidente nazionale dell'Anci Leonardo Domenici ad aprire, nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, il convegno per la firma della convenzione europea sul paesaggio. Assieme a lui erano presenti il ministro Giovanna Melandri, il presidente della Regione Toscana Claudio Martini, il vicepresidente della Provincia di Firenze Piero Certosi e il presidente del Congresso degli Enti Territoriali d'Europa Ilibert Cuatrecasas.Questo il testo del discorso del sindaco Domenici: "Il paesaggio è una delle risorse culturali oltreché naturali del nostro Paese. E' una di quelle ricchezze che hanno contribuito a rendere in tutto il mondo l'Italia un Paese unico. L'industrializzazione e il consistente inurbamento che ne è seguito in questi ultimi decenni, ha condizionato in modo consistente la qualità e gli equilibri paesaggistici naturali italiani.Gli scempi sono tanti. Per questo penso sia giusto salvaguardare e gestire il nostro patrimonio paesaggistico.Dobbiamo cercare di superare il modello di sviluppo legato ad una crescita indifferenziata e costruire una strategia e un programma ispirati allo sviluppo sostenibile. Uno sviluppo capace di non compromette i patrimoni esistenti e che, facendo leva su qualità ambientale e sociale, può dare risposte innovative e positive alla crisi degli attuali modelli di sviluppo, creando più benessere, cultura, ricchezza, occupazione e imprenditorialità. Quando si parla di paesaggio, come presidente dell'Anci, penso subito ai tanti piccoli e grandi centri sparsi nella nostra Penisola: angoli bellissimi, spesso poco conosciuti, valorizzati e quindi tutelati.Tutelare il paesaggio significa, in primo luogo, tutelare la nostra cultura e la nostra tradizione.Per il nostro paese, come per tanti altri paesi d'Europa, il paesaggio è anche una grande risorsa economica. E' fonte di occupazione, ricchezza, sviluppo, crescita culturale e interscambio tra i popoli. E' fonte di vitalità.Mi sembra particolarmente significativo che la convenzione sulla tutela del paesaggio venga firmata qui, a Firenze, città della cultura per eccellenza.Giusto anche l'obiettivo generale della convenzione, che è di obbligare i pubblici poteri ad attuare, a livello locale, regionale, nazionale ed internazionale, delle politiche e dei provvedimenti atti a salvaguardare, gestire e pianificare i paesaggi d'Europa, al fine di conservarne o di migliorarne la qualità.E' necessario compiere scelte che valorizzino la cura dei nostri paesaggi perché questi rappresentano un elemento chiave del benessere individuale e sociale e che la sua salvaguardia, la sua gestione e pianificazione comportano diritti e responsabilità per ognuno di noi.La convenzione, che oggi viene sottoscritta da tanti Paesi europei, va in questa direzione e obbliga i pubblici poteri ad attuare politiche e provvedimenti per a salvaguardare e gestire il paesaggio e per di far sì che le popolazioni, le istituzioni e gli enti territoriali.(fd)Palazzo Vecchio, 20 ottobre 2000