Domenici: "Un concorso internazionale per risorgere le sponde dell'Arno"
Un gruppo di lavoro per far rinascere l'Arno. Un concorso internazionale per definire un progetto di recupero e vivibilità del fiume. È quanto è stato discusso questa mattina nel corso di un incontro tra il sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, Giovanni Menduni segretario dell'Autorità di Bacino dell'Arno e l'assessore Luciana Cappelli della Provincia di Firenze. Presenti anche gli assessori Paolo Coggiola (lavori pubblici), Vincenzo Bugliani (ambiente)."Nel corso dell'incontro ha spiegato il sindaco abbiamo parlato dei vari problemi del nostro fiume: dal rischio idraulico, alle sponde alla qualità dell'acqua.Dopo anni di silenzi sono iniziati gli interventi che cambieranno il volto del nostro fiume. Il parco dei Renai è diventato realtà, mentre sono partiti sia i lavori per la realizzazione del parco fluviale (iniziati insieme all'avvio del depuratore di San Colombano) e quelli per il recupero delle sponde a Rovezzano. Quando si parla dell'Arno, dobbiamo avere un progetto complessivo che abbia come protagonisti solo il Comune di Firenze, l'autorità di bacino, la Provincia e i comuni rivieraschi"."Il concorso ha precisato l'assessore Luciana Cappelli della Provincia di Firenze - riguarda tutta l'asta del fiume da Arezzo a Pisa, con tratti molto delicati dal punto di vista storico, ambientale e naturalistico. E' un grande progetto che dovrà servire da cornice per tutti gli interventi sull'Arno"L'importanza di un progetto di livello internazionale è stata sottolineata anche da Giovanni Menduni: "Gli interventi sulle sponde e sul rischio idraulico devono avere una visione degna di questo territorio. L'area fiorentina dell'Arno è uno dei territori più sensibili e belli del nostro paese. Il nostro compito è confrontabile solo con quello per la laguna di Venezia. Abbiamo il compito e il dovere di lasciare un segno che sia all'altezza di questo territorio. Per questo è importante realizzare un intervento di livello internazionale".Per quanto riguarda gli interventi sul fiume e per la sua messa in sicurezza, Menduni ha ricordato gli interventi sulle dighe di Levane e La Penna, e la realizzazione delle 12 casse di espansione nel Valdarno superiore a Incisa, Leccio, Rignano, Pratovecchio, Campaldino, Poppi, Bibbiena, Corsalone, Rassina, Castelluccio, Buriano, Figline. La Provincia ha finanziato con il suo bilancio interventi di manutenzione delle sponde per 800 milioni nei territori di Signa e Scandicci.