Leggere per non dimenticare': Gherardo Colombo e Corrado Stajano parlano del tempo della giustizia'
Appuntamento con il tempo della giustizia' mercoledì prossimo al secondo incontro di Leggere per non dimenticare', la manifestazione organizzata dall'assessorato alla cultura e curata da Anna Benedetti. Protagonisti saranno infatti il giudice Gherardo Colombo e il giornalista Corrado Stajano, autori di Ameni Inganni Lettere da un paese normale' (Garzanti, 2000).L'incontro è fissato per mercoledì 18 ottobre 2000, alle ore 17,30, presso la Biblioteca Comunale Centrale di via S. Egidio, 21 Firenze.L'introduzione è affidata a Giovanni Ferrara.(dm)Allegata scheda sugli autoriLEGGERE PER NON DIMENTICAREciclo d'incontri a cura di Anna BenedettiDue amici a confronto in un bilancio incrociato della speranza e degli inganni in un carteggio lungo un anno.18 ottobre 2000 ore 17.30 Biblioteca Comunale CentraleGHERARDO COLOMBO e CORRADO STAJANO "Ameni inganni" Lettere da un paese normale (Garzanti, 2000)Introduce: Giovanni FerraraUno dei magistrati che ha scoperchiato tangentopoli, lo scrittore giornalista che ne ha seguito le vicende, raccontano, scrivendosi lettere, il tempo in cui la speranza di un rinnovamento morale sembra aver lasciato il posto all'affossamento di ogni passione civile.Gherardo Colombo, uno dei magistrato del pool milanese che ha scoperchiato Tangentopoli e Corrado Stajano, lo scrittore giornalista che ha seguito con partecipazione e intelligenza le vicende della Prima e Seconda Repubblica, pubblicano, col titolo "Ameni inganni", un diario del 1999 scritto a quattro mani che lascia spazio a viaggi, vacanze, affetti familiari anche se, naturalmente, quella che prevale è l'attenzione ai problemi della giustizia, all'interno del quadro politico e sullo sfondo di avvenimenti internazionali di forte impatto morale. Ne esce un bilancio sconfortato ma nonostante tutto vitale dell'anno che insieme con l'impazzimento della politica sembra aver decretato l'affossamento di ogni passione civile."Il carteggio dal titolo leopardiano Ameni inganni esce proprio ora, attuale e provocatorio, mentre il Paese con la sconfitta del centro-sinistra, il riapparire di certe facce in luoghi di potere e le nuove ipotesi di amnistia giustificate dalla crisi delle carceri torna a interrogarsi e a discutere su giustizia e riforme
. Ma il dialogo serrato non è soltanto un ripasso della storia d'Italia, provvidenziale per troppi ignari o non adusi agli sforzi di memoria. Il magistrato e lo scrittore si scambiano anche confidenze famigliari, letture e riletture, visite all'Escorial o al Cenacolo, discutono di Dante e di Albinoni, di Montale e di Joyce, di Freud e di Breugel il Vecchio. Involontario, discreto, ne esce l'autoritratto di due intellettuali come tanti altri sconfortati, ma tenaci nel perseguire, con il rispetto dei principi di legalità, un minimo di decenza, di etichetta prima ancora che di etica, nella vita collettiva del Bel Paese'. O speranze, speranze: ameni inganni' (Alberto Sinigaglia, La Stampa 21.05.2000)"Ameni inganni è ovviamente, nell'Italia di oggi, libro di minoranza e soprattutto resistenza all'amnesia
. Di scrittura fine, di tesoretti nascosti, Ameni inganni ha un pregio: potrebbe essere stato scritto nel secolo scorso, inteso come Ottocento. E ha una eleganza: quella dei signori che ci tengono molto alle loro vecchie giacche, fanno mettere le pezze dove la stoffa, sui gomiti, diventa lisa; e non ci pensano proprio a comprare quegli orribili vestiti a quattro bottoni" (Enrico Deaglio, Diario 26.05.2000)Gherardo Colombo, magistrato, è stato prima giudice e poi giudice istruttore contitolare delle inchieste sull'omicidio dell'avvocato Ambrosoli, sulla P2 e sui fondi neri IRI; è ora sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano. Fa parte dal 1992 del Pool Mani Pulite. Ha pubblicato alcuni testi scientifici (tra cui Il riciclaggio, Giuffré 1990; La Legislazione antimafia, insieme a Luigi Magistro, Giuffré 1994) e Il vizio della memoria (Feltrielli, 1996).Corrado Stajano, scrittore e giornalista. Scrive sul Corriere della Sera. Ha pubblicato Il sovversivo (1975), La pratica della libertà (1976), La forza della democrazia (1977), Africo (1979), L'Italia nichilista (1982-1992), Un eroe borghese (1991), Il disordine (1993), tutti usciti da Einuadi. Da Garzanti ha pubblicato Terremoto (con Giovanni Russo, 1981) e Promemoria, Premio Viareggio 1997.