Centro d'arte contemporanea: la commissione cultura approva mozione

Individuare forme e modalità di collaborazione con l'università ed ogni istituto e centro di ricerca. Informare sui costi presunti per il Museo delle Oblate, sulle modalità di gestione e su eventuali studi compiuti sul budget e gli investimenti previsti in termini finanziari e di personale. Impegnarsi per aumentare la riserva di opere d'arte contemporanea della città. Definire i collegamenti del centro con la città e le stazioni ferroviarie. Sono gli indirizzi per la giunta contenuti in una mozione sul Centro di arte contemporanea approvata dalla quinta commissione consiliare i cui membri hanno di recente effettuato un sopralluogo al cantiere.Nella mozione si esprime anzitutto «soddisfazione per lo stato di avanzamento dei lavori nella convinzione che il loro completamento doterà la città di una struttura di grande qualità a disposizione delle attività di produzione, diffusione e documentazione dell'arte contemporanea a Firenze».«Il Centro - prosegue il documento - si situa in un contesto culturale che partendo dall'area metropolitana fiorentina potrà e dovrà investire i più vasti ambiti nazionali, europei e mondiali e l'organizzazione di mostre e di esposizioni di collezioni in collaborazione con istituzioni internazionali non potrà prescindere dalla produzione di opere d'arte nuove da parte di artisti di tutto il mondo, dalla "contaminazione" con le nuove tecnologie e media artistici, con la cultura cioè affine alle nuove generazioni non esclusa l'arte multimediale».Per questo la quinta commissione ha «apprezzato l'indicazione di una funzione del Centro basata su un moderno criterio di gestione degli spazi artistici e sulla dinamicità del luogo atto a rispondere agilmente allo sviluppo di nuove istanze e tendenze nell'ambito dell'arte in tutto il mondo» e ritengono «qualificante la scelta di una articolazione funzionale del Centro che preveda aree per la produzione artistica e le esposizioni, per una moderna e dinamica fruizione, per la didattica e la documentazione».Nella mozione si «auspica vivamente che il Centro mantenga fra le sue funzioni anche la documentazione museale delle collezioni civiche fiorentine, presenti e future» e che «il Comune mantenga una forte capacità di controllo e di indirizzo nei confronti dell'eventuale soggetto privato concessionario, tale da far sì che il Centro possa venire comunemente identificato in futuro come il Centro di Arte Contemporanea della Città di Firenze, non del soggetto concessionario». (fn)Questo il testo della mozione:Mozione n.443 proposta dalla Commissione Consiliare Cultura"Indirizzi sul Centro d'arte contemporanea"IL CONSIGLIO COMUNALEConsiderato che l'Amministrazione Comunale ha indetto una licitazione privata per la concessione di costruzione e gestione funzionale ed economica del Centro d'arte contemporanea nell'area Galileo di Rifredi, di cui al progetto approvato con deliberazione n. 448 del 5 maggio 2000;visti gli obiettivi e indirizzi gestionali contenuti nella medesima delibera;considerato che la 5a Commissione e i consiglieri comunali hanno effettuato un sopralluogo al cantiere, alla presenza dell'assessore alla Cultura, dei dirigenti e dei tecnici che stanno seguendo i lavori;esprime soddisfazione per lo stato di avanzamento dei lavori stessi nella convinzione che il loro completamento doterà la città di una struttura di grande qualità a disposizione delle attività di produzione, diffusione e documentazione dell'arte contemporanea a Firenze;rileva come il Centro si situi in un contesto culturale che partendo dall'area metropolitana fiorentina potrà e dovrà investire i più vasti ambiti nazionali, europei e mondiali e che l'organizzazione di mostre e di esposizioni di collezioni in collaborazione con istituzioni internazionali non potrà prescindere dalla produzione di opere d'arte nuove da parte di artisti di tutto il mondo, dalla "contaminazione" con le nuove tecnologie e media artistici, con la cultura cioè affine alle nuove generazioni non esclusa l'arte multimediale;apprezza pertanto l'indicazione di una funzione del Centro basata su un moderno criterio di gestione degli spazi artistici e sulla dinamicità del luogo atto a rispondere agilmente allo sviluppo di nuove istanze e tendenze nell'ambito dell'arte in tutto il mondo;ritiene qualificante la scelta di una articolazione funzionale del Centro che preveda aree per la produzione artistica e le esposizioni, per una moderna e dinamica fruizione; per la didattica e la documentazione;auspica vivamente che il Centro mantenga fra le sue funzioni anche la documentazione museale delle collezioni civiche fiorentine, presenti e future;considera che tale soluzione renda superflua la creazione di un Museo apposito presso il Convento delle Oblate, del quale si intravedono i costi per la collettività fiorentina senza coglierne l'utilità e la reale capacità di attrazione per il pubblico;ritiene che un'esposizione permanente di una scelta delle Collezioni contemporanee del comune presso il Centro di Rifredi costituisca elemento di attrazione integrativa per il pubblico e stimolo per gli stessi artisti;auspica, tenuto conto che il Centro risulterà straordinariamente importante per la cultura cittadina e costituirà uno degli elementi più qualificanti nell'azione cittadina a favore della produzione e della documentazione culturale, considerato il grande impegno che è stato e sarà a carico degli enti pubblici, che il Comune di Firenze mantenga una forte capacità di controllo e di indirizzo nei confronti dell'eventuale soggetto privato concessionario, tale da far sì che il Centro possa venire comunemente identificato in futuro come il Centro di Arte Contemporanea della Città di Firenze, non del soggetto concessionario.INVITA IL SINDACOad attivarsi per individuare forme e modalità di collaborazione del Centro con l'Università di Firenze ed ogni istituto e centro di ricerca;ad informare sui costi presunti per il Museo delle Oblate, sulle modalità di gestione e su eventuali studi compiuti sul budget e gli investimenti previsti in termini finanziari e di personale;ad impegnarsi decisamente per aumentare, favorendo donazioni, accedendo ad acquisti agevolati, ecc., la riserva di opere d'arte contemporanea della Città, anche al fine di non creare per la prima volta nella storia della città una drammatica cesura nelle collezioni pubbliche;a definire nell'ambito del sistema della mobilità fiorentina i collegamenti del Centro con la città e le stazioni ferroviarie.La Presidente(Lavinia Balata)