"Migrazioni culturali": Domenici ricorda la ‘tradizione' di Firenze - L'Agenzia romana per il Giubileo chiede che la città diventi centro di confronto annuale

"Firenze è per tradizione città del mondo, luogo di integrazione e confronto tra esperienze culturali diverse". Lo ha ricordato il Sindaco Leonardo Domenici nel suo intervento al convegno internazionale che si è aperto al Convitto della Calza su "Le migrazioni culturali. Arte e gente in movimento".Dominici ha portato il saluto di Firenze ricordando la sensibilità della città al tema delle migrazioni ribadendo l'impegno a individuare tutti gli strumenti opportuni per rendere omogenei nella semplificazione amministrativa gli scambi culturali e valorizzare le differenze anche nell'epoca della globalizzazione. In particolare Dominici ha sottolineato il valore ambivalente del concetto di comunità dove all'aspetto positivo può contrapporsi ad una tendenza alla chiusura e all'espulsione delle diversità. "Firenze – ha detto Dominici – vuole evitare ogni rischio di chiusura e è pronta ad accogliere tutti coloro che vogliano fare esperienze internazionali. La città più vecchia d'Europa si apre così ai giovani di tutto il mondo".E al sindaco di Firenze il Presidente dell'Agenzia per il Giubileo Zanda ha rivolto l'invito affinchè la città diventi luogo di confronto e di dibattito annuale sul tema delle migrazioni culturali.Zanda ha quindi ricordato il percorso attraverso il quale si è giunti al convegno di oggi, dopo l'incontro internazionale di Roma dello corso luglio al quale parteciparono tutti i rappresentanti delle massime istituzioni italiani sul tema delle migrazioni: "Tutti i progressi che il nostro pianeta ha conseguito nei millenni – ha sottolineato Zanda – derivano dai movimenti delle persone, dalle migrazioni di uomini e donne, dagli scambi delle idee e dei valori". " Tutti i popoli hanno molto da imparare – ha concluso Zanda – dalla conoscenza delle culture e dalle esperienze diverse dalle loro. La cultura è infatti libertà, libertà che riusciamo ad assicurare alla circolazione della cultura, delle idee, dei valori".Il convegno prosegue oggi con una sessione dedicata alle "Migrazioni e formazione universitaria" (relazione del Rettore Blasi) e la presentazione dei risultati del work shop degli studenti sulle migrazioni culturali come strumento di costruzione di un'identità europea. (seg-red)