Via al nuovo piano strutturale di Firenze. Biagi: "Nuove regole per la nuova città"

Il Comune di Firenze dà il via al nuovo Piano strutturale della città. Sarà un piano totalmente innovativo, prenderà il posto dell'attuale Prg e seguirà indirizzi precisi: a realizzarlo saranno le strutture interne del Comune (e non più professionisti esterni, per quanto qualificati); non prevederà nuove espansione urbana, ma tenderà a riqualificare l'esistente; applicherà le nuove normative in materia di tutela e salvaguardia ambientale; sarà realizzato in collaborazione con Regione e Provincia, così come prevede la norma regionale."Vogliamo puntare alla qualità della città. Una città che è cambiata velocemente e che ha bisogno di norme adeguate a questo cambiamento – dice l'assessore all'Urbanistica Gianni Biagi, che con i colleghi della Regione Riccardo Conti e della Provincia Luciana Cappelli ha illustrato le finalità del Piano – Il prg attuale, seppur approvato da poco più di due anni dopo una lunghissima storia amministrativa, non risponde ai nuovi bisogni della popolazione. E' nato sotto una giunta diversa per colore politico e obiettivi strategici da quella attuale, ha molti problemi e poche idee innovative. E se da un lato ha restituito la certezza del diritto ai cittadini e ha dato il via ad interventi che in larghissima parte condividiamo (anche se forse li avremmo attuati in modo diverso), dall'altro manca quasi del tutto di cultura metropolitana, di indicazioni su quanto è necessario per migliorare la mobilità delle persone e la stessa qualità della vita nella città".I punti di riferimento del nuovo Piano strutturale saranno dunque sia il sistema metropolitano fiorentino, sia la salvaguardia della bellezza della città. Gli obiettivi principali saranno quelli di definire gli strumenti per governare i nuovi sistemi di mobilità (come tranvie e treni metropolitani); la riqualificazione funzionale ed architettonica degli edifici esistenti, con particolare attenzione alle aree urbane costruite dopo l'ultimo dopoguerra; la valorizzazione dei sistemi naturali, l'Arno in particolare; la qualificazione del sistema congressuale ed espositivo (l'"isola" Fortezza da Basso); l'ampliamento delle aree pedonali nel centro storico (con nuovi percorsi come quello "brunelleschiano" fra SS.Annunziata e Santo Spirito); la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio storico e architettonico.La struttura stessa del nuovo strumento urbanistico, così come definito dalla legge regionale, permetterà una più agile e tempestiva gestione delle esigenze della città: se il vero e proprio Piano strutturale definisce le scelte strategiche, il Regolamento urbanistico che lo accompagna e disciplina gli interventi è uno strumento flessibile, che si può modificare con facilità per adeguarsi ai nuovi e diversi bisogni. Secondo l'assessore all'urbanistica di Firenze il nuovo piano urbanistico dovrà essere ‘perequato': "La rendita fondiaria – spiega – non dev'essere ad esclusivo vantaggio dei pochi che hanno le destinazioni ‘giuste', mentre gli spazi pubblici sono a carico di altri. Dobbiamo reintrodurre il principio di equità"."Quello di oggi – afferma ancora Biagi – è il primo atto di un percorso, con il quale intendiamo aprire la discussione nella città, coinvolgendo in primo luogo le forze della maggioranza. Maggioranza che del resto ha approvato il documento programmatico del sindaco, dove sono contenute molte delle linee alla base del nuovo Piano. Nei prossimi giorni apriremo dunque il confronto, già a partire dalla prevista riunione del 30 settembre. Voglio aggiungere che siamo aperti ad ogni possibile contributo anche da parte delle forze di opposizione: poiché il piano sarà sì espressione della maggioranza, ma con una attenzione alle esigenze che saranno poste dall'intero consiglio comunale".Riguardo ai tempi, il primo obiettivo è quello di arrivare entro i primi mesi dell'anno prossimo al documento preliminare. Anche col contributo dei Comuni dell'area fiorentina, che già stanno lavorando ai singoli piani strutturali e verso i quali Firenze si pone come capofila. (ag)