Barbaro (DS): «Nuovi finanziamenti per i motorini che non inquinano»

Estensione dei contributi economici anche ai ciclomotori e motocicli che hanno emissioni entro i limiti previsti dalla normativa europea, previa rottamazione di un ciclomotore o motociclo non omologato; rifinanziamento del fondo comunale istituito per l'incentivazione all'acquisto di mezzi di trasporto privati a basso impatto atmosferico, con l'aumento dell'incentivo economico fino ad un massimo di un milione di lire per quelli a 2 ruote e 1.500.000 per quelli a 3 e 4 ruote, destinando il 50% del fondo così integrato per l'acquisto di mezzi elettrici; pubblicizzazione su larga scala delle modalità e condizioni per accedere ai contributi comunali.Sono le proposte avanzate dal consigliere dei DS Antongiulio Barbaro che, dopo aver plaudito «all'annuncio dell'assessore Cioni, per l'installazione di altre 20 colonnine per la ricarica dei ciclomotori elettrici», ha ricordato come, nel gennaio scorso, il Consiglio comunale abbia approvato all'unanimità una mozione, promossa proprio da Barbaro insieme ad altri consiglieri diessini, «con la quale venivano sollecitate una serie di iniziative a favore dei ciclomotori e motocicli a impatto atmosferico nullo o ridotto». «Tra le iniziative indicate dal Consiglio - ha spiegato il consigliere dei Ds - vi era proprio l'aumento delle colonnine di ricarica».«Rispetto al momento in cui abbiamo approvato quella mozione - ha aggiunto Barbaro - abbiamo appreso che la sperimentazione relativa al cosiddetto "kit di catalizzazione" per ciclomotori alimentati a benzina ha avuto esiti ben poco incoraggianti: il kit si è rivelato di efficacia incerta proprio in relazione alla possibilità di ridurre le emissioni di benzene». Secondo il consigliere dei Ds «ciò deve indurci ad accelerare anche le altre iniziative indicate dal Consiglio comunale».«La pubblicizzazione dei contributi comunali, che si uniscono a quelli statali in caso di rottamazione - ha proseguito Barbaro - è indispensabile: nel giugno scorso avevo personalmente scritto al Sindaco su questo tema, suggerendo di prendere esempio da analoghe iniziative assunte in altri Comuni, in particolare Roma».«Sull'impiego del fondo accantonato all'epoca della giunta Primicerio, pari a mezzo miliardo di lire destinato ai contributi comunali - ha concluso il consigliere dei Ds - occorre poi procedere ad un rifinanziamento urgente, in quanto mi risulta sia stato utilizzato in larga parte, 249 milioni, proprio per l'installazione delle colonnine di ricarica. Attualmente vi sarebbe un residuo non impegnato pari a meno di 100 milioni, disponibile per i contributi veri e propri».Questo il testo della mozione approvata dal Consiglio comunaleIl Consiglio Comunale di FirenzeVisto il Protocollo di Intesa sottoscritto nel novembre 1999 dal Ministero dell'Ambiente, dal Ministero dei Trasporti e della Navigazione, dall'ANCI, dal Coordinamento degli Assessori alla Mobilità dei Comuni Capoluogo delle Aree Metropolitane e dall'ANCMA, cui ha aderito anche il Comune di Firenze, che, anche a seguito dell'entrata in vigore della Direttiva 97/24/CE, ha definito un quadro di iniziative e di impegni a carico dei costruttori di veicoli a due ruote associati all'ANCMA, dei Ministeri dell'Ambiente e dei Trasporti, e delle Municipalità che si prefiggono di:•promuovere la diffusione di ciclomotori e moticicli a motore termico a ridotto impatto ambientale nonché di ciclomotori e motocicli elettrici;•aumentare gli standards di sicurezza e di salvaguardia ambientale.Viste le delibere nn° 2945/97, 3534/97, 991/99, 234/99 e 557/369, con cui l'Amministrazione comunale nel sottoscrivere con ditte produttrici di ciclomotori e veicoli a trazione elettrica, omologati in conformità alle normative CE, ha istituito un fondo di £ 500.000.000, ad esaurimento, utile all'erogazione di contributi a fondo perduto a cittadini di Firenze che acquistino un mezzo avente le caratteristiche sopra descritte.Considerato che, nel quadro del Protocollo di Intesa sopra ricordato, tale iniziativa concorre ad aumentare la domanda e quindi ad indurre la riduzione del costo unitario dei veicoli a basso impatto e più avanzata tecnologia, attivando quindi l'uso di mezzi di trasporto privati atti a ridurre l'inquinamento atmosferico.Preso atto che dall'agosto '97 al novembre '99 sono stati erogati i contributi previsti per:•8 veicoli atti al trasporto merci;•91 ciclomotori;•79 biciclette;comportando per l'Amministrazione un impegno di £ 65.350.000.Ritenuto che l'abbattimento dell'inquinamento atmosferico resta uno degli obiettivi prioritari di questa Amministrazione e che ulteriori iniziative, volte al conseguimento di tale fine, devono essere perseguite e promosse.Visto come altre amministrazioni, vedi ad esempio il Comune di Roma, stiano lavorando per estendere agevolazioni simili a quelle adottate dal Comune di Firenze anche a chi acquisti ciclomotori a 4 tempi, aventi caratteristiche tali da contribuire alla diminuzione dei livelli di inquinamento atmosferico.Preso atto che il Protocollo di Intesa sopra citato suggerisce l'adozione di kit di catalizzazione di provata efficacia e di prestazioni durevoli nel tempo, che, applicato ai ciclomotori e motocicli non omologati a sensi della Direttiva 97/24/CE, li renda conformi ai limiti stabiliti dalla stessa Direttiva.Ricordata infine la propria Mozione n° 381 del 4/10/99, come integrata dalla propria Mozione n° 402 del 11/10/99, ed in particolare gli indirizzi prioritari di cui al punto 4).invita il Sindaco•a valutare l'opportunità di estendere anche a chi acquista ciclomotori e motocicli omologati ai sensi della Direttiva 97/24/CE, aventi emissioni entro i limiti della fase EURO 2, contributi economici nelle forme e per le finalità previste dalle delibere sopra richiamate, con la condizione che l'acquirente proceda contestualmente alla rottamazione di un ciclomotore o motociclo non omologato ai sensi della Direttiva 97/24/CE;•a prevedere nel bilancio per l'anno 2000 un adeguato rifinanziamento del fondo a suo tempo istituito per l'incentivazione all'acquisto di mezzi di trasporto privati a basso impatto atmosferico, includendo quelli di cui al punto precedente, prevedendo l'aumento dell'incentivo economico fino ad un massimo di lire 1.000.000 per quelli a 2 ruote e di lire 1.500.000 per quelli a 3 e 4 ruote, e destinando il 50% del fondo così integrato per l'acquisto di mezzi elettrici;•a pubblicizzare adeguatamente, anche per il tramite della Rete Civica e degli Uffici URP, le modalità e le condizioni per accedere ai contributi già esistenti sopra citati e a quelli che potranno eventualmente essere attivati a favore dei veicoli omologati ai sensi della Direttiva 97/24/CE, aventi emissioni entro i limiti della fase EURO 2;•ad accelerare i tempi di installazione delle colonnine e delle relative aree di ricarica dedicate ai ciclomotori elettrici;•ad attivare nel minore tempo possibile, con tutti i soggetti istituzionalmente competenti e con l'ANCMA, le verifiche di efficienza e di durata nelle prestazioni del kit di catalizzazione di cui al Protocollo di Intesa citato in premessa.