Sos prostituzione: è attivo il numero verde

Un numero verde per aiutare le prostitute. Il Comune di Firenze ha aderito al progetto della Presidenza del Consiglio – Dipartimento Pari Opportunità "di un numero verde a supporto della tratta esercitata a scopo di sfruttamento". Il servizio è operativo 24 ore su 24 con l'attivazione di un centralino che raccoglierà le telefonate (800-290290) delle ragazze (che saranno coperte da privacy) in difficoltà o anche di "clienti" e cittadini che vogliono aiutarle. Le chiamate verranno "filtrate" a livello centrale e inviate, a seconda della provenienza territoriale, a una delle 15 postazioni periferiche. La postazione telefonica di Firenze attiverà poi il contatto con la rete di servizi esistenti a livello regionale. L'iniziativa è resa possibile da una convenzione fra il Comune di Firenze e il Ministero delle Pari Opportunità, che prevede lo stanziamento da parte del Ministero di 150 milioni. "Si tratta – ha detto l'assessore alle pari opportunità Daniela Lastri - di fornire un aiuto concreto a queste ragazze per quanto riguarda lo sfruttamento del mercato sessuale e alle eventuali violenze che da questo derivano. Vogliamo fornire tutto il supporto possibile alle ragazze, spesso anche minori, che manifesteranno la volontà di uscire dalla spirale della prostituzione. A Firenze comunque da tempo siamo già attivi su questo versante. E penso agli operatori di strada, ai centri di consulenza legale e psicologica, fino a dei luoghi di accoglienza per prostituto in stato di gravidanza". L'assessore Lastri ha anche annunciato la costituzione di un tavolo permanente sulla prostituzione con la Provincia di Firenze, i vari Comuni dell'area, la Prefettura, la Questura e le associazioni di volontariato.Gli operatori della postazione telefonica di Firenze hanno seguito un corso di formazione tenuto a livello centrale dal Dipartimento delle Pari Opportunità, che ha avuto la funzione di fornire informazioni base sulle modalità di risposta telefonica. Il loro compito è quello di informare sulle possibilità offerte dalla legge, sulla loro sicurezza, sui permessi di soggiorno, sulla legge sull'immigrazione, sulla tutela della salute (anche di quella di figli e parenti) e su come accedere alla rete di servizi (sanitari, amministrativi, legali). E' prevista anche la possibilità, per chi non è a conoscenza della lingua italiana, di poter conversare con mediatrici della lingua relativa (albanese, nigeriana, russa) o l'ascolto di un messaggio nella lingua richiesta con tutte le informazioni necessarie. Gli operatori sono in possesso di una banca dati sulle risorse, progetti, servizi, attività esistenti a livello regionale, attivabili a richiesta dell'utenza.(fd)Palazzo Vecchio, 9 agosto 2000