Via libera del ministro Melandri a un gruppo di lavoro Comune-Soprintendenze per la gestione del patrimonio culturale fiorentino
Un gruppo di lavoro misto tra Comune e Soprintendenze artistiche e architettoniche per definire la gestione del patrimonio culturale fiorentino.E' quanto è emerso nel corso dell'incontro che si è svolto questa mattina a Roma tra il sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, e il ministro dei beni culturali Giovanna Melandri. L'incontro, avvenuto al ministero, è la prima concretizzazione delle richieste avanzate dal Comune di Firenze, di riutilizzare, per la città, parte delle risorse proveniente dai proventi dei beni artistici e architettonici della nostra città.Una proposta già lanciata dal primo cittadino di Firenze direttamente al ministro Melandri nel corso della sua visita in città per l'inaugurazione della mostra di Giotto."La nostra proposta - ha ricordato Domenici - è semplice. Si tratta di capire come i proventi che derivano dal flusso turistico, in particolare dai musei e dalla visione delle tante e bellissime opere cittadine, possono essere riutilizzati per Firenze".Il gruppo di lavoro, che inizierà a operare a partire dal mese di settembre, avrà proprio il compito di studiare e definire ipotesi concrete e fattive di gestione unica delle strutture e delle opere artistiche, museali e architettoniche del patrimonio cittadino."Il Comune non può sostenere da solo i costi dell'impatto turistico in città ha aggiunto il sindaco -. Non è corretto che il peso della pulizia di Firenze e degli altri servizi ricada solo sulle spalle dei cittadini, quando a sporcare e usurare la nostra non sono solo i residenti. Firenze è una grande città d'arte, con opere, come il David, di valore mondiale. Quest'opera è di Firenze e parte del ricavato che viene dal milioni di visitatori che ogni anno fanno la fila per vederla è giusto che ricada in parte anche sulla città".Il sindaco Domenici, proprio durante l'ultima visita a Firenze del ministro Melandri (il 6 giugno), aveva sottolineato l'importanza di "intavolare una discussione con il ministero su questi temi" e aveva ricordato che "se questo confronto si trasformerà in trattativa per definire il quantum, tanto meglio".E così, appena a due mesi di distanza, è arrivato il via libera alla trattativa e al confronto tra comune e rappresentanti territoriali del ministero dei beni e delle attività culturali.Quello di Firenze, però, non è un rivendicazionismo fine a se stesso. "I soldi incassati potrebbero essere destinati agli interventi per migliorare ulteriormente i servizi della città ha concluso Domenici -. Con quei fondi si potrebbe rendere la nostra città sempre più pulita e si potrebbero fare interventi di manutenzione o migliorare l'arredo urbano. Insomma soldi che dovrebbero essere riutilizzati per rendere più accogliente e bella Firenze".