Carlo d'Inghilterra a Domenici: "Firenze è la città che amo di più al mondo e verrò nel 2002"

"Firenze è la mia città preferita, quella che amo di più al mondo". Lo ha detto il principe Carlo d'Inghilterra al sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, nel corso del pranzo avvenuto oggi nella residenza di Highgrove. Il regnante britannico ha anche promesso al primo cittadino del capoluogo toscano che verrà a visitare la città entro il 2002, per inaugurare la mostra sugli inglesi a Firenze.Domenici, accompagnato dalla sua compagna Geraldina Fiechter, è stato ricevuto in forma privata nella residenza più amata dal principe d'Inghilterra. Giunto a Highgrove intorno alle 11.00, il sindaco è stato accompagnato dal regnante nella visita del giardino. Ed è stato proprio il principe d'Inghilterra ha illustrare le varie ambientazioni e ha sottolineare le tante assonanze con i giardini toscani. Qui e là, non a caso, si potevano incontrare "citazioni" ornamentali della nostra regione, come i tipici orci.Carlo d'Inghilterra e Domenici si sono soffermati a parlare a lungo prima del pranzo ed è stata l'occasione, per il primo cittadino di Firenze, per presentare l'idea di una nuova mostra internazionale anglo-fiorentina nella nostra città. Si tratta dell'esposizione dal titolo "At home in Florence. Inglesi e americani tra Otto e Novecento".Lo scopo della mostra è quello di raccontare chi erano e come vivevano i tanti inglesi e americani che hanno visitato o soggiornato in Firenze a cavallo dei due secoli. Si parla di circa tremila persone, che in qualche modo hanno segnato profondamente la vita economica e culturale nostrana. Con questa mostra sarà possibile rileggere quell'idea di Firenze che ha nutrito e ispirato, con i suoi paesaggi, le sue opere d'arte e la sua architettura, generazioni di intellettuali, artisti, scrittori e critici d'arte.Tra gli obiettivi dell'esposizione c'è anche l'intenzione di ricreare le atmosfere e gli ambienti anglo-fiorentini che hanno avuto tra i loro protagonisti figure come quelle di Stibbert, Loeser, Horne, Berendson e Acton. Entusiasta del progetto, il principe Carlo ha assicurato la sua presenza alla mostra nel 2002.L'invito a Highgrove di Domenici è stata anche l'occasione per rinsaldare i rapporti tra il British Institute e la città di Firenze. Al pranzo, non a caso, era presente Lady Marks, vedova di Michael Marks fondatore di una grande catena di magazzini inglesi, che ha finanziato il restauro della biblioteca dell'istituto britannico di Firenze.Il pranzo, durato circa un'ora e mezza, è stato dedicato interamente alla cultura culinaria toscana, mentre l'ambientazione della sala è stata caratterizzata dalle diverse composizioni di orchidee blu. Innaffiato dai vini della cantina Frescobaldi (Pomino bianco, riserva 1999 e Chianti Nipozzano, riserva 1997), il pasto si è aperto con un'insalata di mozzarella di bufala, pomodori e peperoni arrostiti condita con basilico e olio extravergine toscano. Dopo l'entrée è seguito un filetto di branzino con tortina di riso alle erbe e verdure e, per finire, una torta alla ricotta, mandorle, limone e lamponi.