L'assessore Cecchi sulla Tarsu: "Comprendiamo i disagi dei cittadini, ma anche noi siamo parte lesa. Chiederemo i danni"
"Comprendiamo il disagio di quei cittadini a cui è arrivata una cartella esattoriale per il pagamento della Tarsu con dati errati o non facilmente comprensibili. Ma in questa vicenda siamo parte lesa anche noi". L'assessore ai Tributi Amos Cecchi interviene sulla situazione che si è venuta a creare rispetto al pagamento della Tassa smaltimento rifiuti e all'attività di recupero dell'evasione. Un problema che riguarda un limitato numero di cittadini, a fronte di 230mila cartelle recapitate, ma di cui l'amministrazione, anche se non direttamente responsabile, intende farsi carico perché non si ripeta in futuro. "Purtroppo afferma Cecchi si scontano le nuove modalità di riscossione decise dal Ministero delle Finanze, che hanno causato sia ritardi rispetto agli anni passati, sia il mancato scaglionamento nell'invio delle cartelle, a cui si aggiunge il mancato aggiornamento delle banche dati dell'anagrafe tributaria, su cui si basano i concessionari". A questo si sono sommati ulteriori ritardi ed errori (in parte fisiologici) da parte della Cassa di Risparmio di Firenze, concessionario del Comune, e di Infotirrena, l'impresa incaricata di individuare l'evasione tributaria. "Il Comune si ritiene parte lesa sottolinea l'assessore e il direttore delle Entrate chiederà gli eventuali danni arrecati per i ritardi e gli errori".Intanto il Comune sta lavorando alla ripulitura' delle banche dati dagli errori dovuti alle informazioni errate fornite dal Ministero delle Finanze e dagli altri enti che collaborano alla riscossione di tributi "in modo da evitare il ripetersi dei disagi per i cittadini dice Amos Cecchi e poter concentrare la nostra attenzione soltanto sul recupero dell'evasione". L'assessore ricorda anche che le cifre da pagare per la Tassa smaltimento rifiuti indicate nella cartella per l'anno 2000 sono superiori a quelle del '99, perché risentono di un contenuto aumento della Tarsu "che comunque sottolinea l'assessore a Firenze rimane ai livelli più bassi rispetto alle grandi città italiane".L'amministrazione, ricordando che il termine del 30 giugno è stato prorogato al 31 luglio, invita i cittadini che necessitano di chiarimenti e informazioni generali a rivolgersi prima di tutto al numero verde appositamente istituito: 800-019.091. Le informazioni che si trovano anche sulla rete civica, all'indirizzo www.comune.fi.it/servizi_pubblici/tributi/tabella/htm. Per quanto riguarda specificamente le cartelle relative al recupero dell'evasione, ci si può rivolgere al numero telefonico di Infotirrena: 055-4368973. Inoltre, per ogni problema, sono sempre a disposizione del pubblico gli uffici della Direzione Entrate del Comune (telefono 055-2768882) in Lungarno alle Grazie 22, dal lunedì al venerdì orario 9-13, martedì e giovedì anche 15-17.30. Ci si può indirizzare anche agli uffici gestiti da Infotirrena, via Perfetti Ricasoli 74/76. Si ricorda infine che chi dispone di carta di credito può pagare direttamente gli importi inferiori al milione di lire telefonando al call-center 199-191.191. (ag)