Billi e Agostini intervengono sulla ristrutturazione del 118. «Necessari gradualità e monitoraggio sulla qualità del nuovo servizio»
Dovrà essere più graduale l'estensione ai quartieri del nuovo modello del centro operativo per l'emergenza sanitaria. E bisognerà istituire un "osservatorio" per monitorare la qualità del nuovo servizio che coinvolga anche Bagno a Ripoli, Scandicci e Fiesole. Sono queste le proposte lanciate dall'Assessore alla sanità Giacomo Billi e dalla Presidente della commissione sanità Susanna Agostini dopo la ristrutturazione del 118.«L'azienda sanitaria - ha spiegato Billi - ha cambiato radicalmente il modello tecnico dell'intervento delle ambulanze ed ha iniziato a sperimentarlo nel quartiere 2 e nel comune di Fiesole». «L'adozione del nuovo sistema - ha aggiunto l'Assessore - non deve determinare un peggioramento della qualità del servizio. Il vecchio modello ha funzionato bene grazie anche ad una massiccia collaborazione del volontariato che rappresenta un grande patrimonio di risorse che non deve andare disperso».La proposta dell'Assessore, che in questi giorni ha incontrato sia il direttore dell'Asl Paolo Menichetti ed i responsabili della Misericordia Paolo Poggini e della Pubblica Assistenza Patrizio Ugolini, verte su due punti: una maggiore gradualità nell'estensione del nuovo modello, che dovrà partire a gennaio del prossimo anno nel quartiere 3 ed entrare a regime nel giugno del 2002 e, soprattutto, la creazione di un apposito "osservatorio" qualificato che effettui un monitoraggio permanente sulla qualità del servizio che deve vedere fra i suoi protagonisti le amministrazioni comunali interessate.«Pur non avendo, come amministrazione comunale, competenze specifiche in materia - ha aggiunto la Presidente Susanna Agostini - il nostro obiettivo è da un lato quello di valorizzare ed incrementare la cultura del volontariato. E, dall'altro lato, quello di far sì che i cittadini possano percepire un miglioramento della qualità del servizio attuale».«Le verifiche dell'osservatorio - hanno concluso Billi e l'Agostini - potranno comportare anche aggiustamenti nel percorso proposto dall'azienda sanitaria, non escludendo la possibilità di adottare un sistema misto nella gestione del pronto intervento». (fn)