Lotta alla prostituzione: intervento di Graziano Grazzini, Vice Presidente del Consiglio comunale
Intervento di Graziano Grazzini, Vice Presidente del Consiglio comunale:«Della proposta del ministro Livia Turco oltre l'intenzione (togliere le donne dalla strada) mi sembra ci sia poco da salvare, figlia com'è del generico buonissimo che finisce quasi sempre per essere controproducente.Innanzi tutto mi domando come si fa a scollegare questa piaga dal più vasto ambito dell'immigrazione clandestina in cui è inserita: questi criminali sfruttano contingentemente la prostituzione ma potrebbero trattare con pari disinvoltura traffico di armi o droga e quant'altro. E' una scelta legata alla garanzia di profitti certi in un contesto dato.Secondo punto: è mai possibile che ogni volta che lo Stato si trovi di fronte ad una piaga sociale di grande portata o di difficile soluzione non pensi ad altro che a statalizzare la questione? Con una mancanza di realismo impressionante. Immaginiamoci una ragazza, magari straniera, senza mezzi economici e spesso culturali, incapace di uscire da una condizione di schiavitù, che il giorno dopo l'entrata in vigore della legge si rende magicamente "imprenditrice" di se stessa. Va alla camera di commercio con due-tre compagne di sventura e si iscrive come attività cooperativistica? La ferita per la dignità personale è troppo dolorosa per scherzarci sopra. Tralascio volutamente l'aspetto maschilista e fiscale della proposta che si preoccupa da un lato di "mantenere" il servizio e dall'altro di introdurvi nuovi gettiti erariali.Invece di statalizzare, di fatto legittimando la pratica, sosteniamo chi offre un'alternativa reale a queste ragazze. Chi ci governa dimostra di non conoscere la grande legge della sussidiarietà (aiutare chi già aiuta). Solo a Firenze ci sono ad esempio gli "equipaggi della speranza" di don Corsi, l'associazione Progetto Arcobaleno che offre aiuto e assistenza specifica alle ragazze che intendono uscire dalla prostituzione, il CIRS (comitato italiano reinserimento sociale).A livello nazionale don Benzi ha già dato dimostrazione pratica di come si possono ottenere risultati concreti.Dagli enti pubblici sarebbe già riuscire ad ottenere ciò che sono già chiamati a svolgere e che sistematicamente disattendono: opera di dissuasione e deterrenza per la clientela. E' giusto insomma che per un cittadino che lascia dieci minuti la macchina in divieto di sosta la multa scatti puntuale e fulminea, per uno che si fa il giro di tutte le prostitute della città, con ripetute soste in seconda e terza fila, sia garantita di fatto l'impunità?»