Sgherri (Rifondazione): «Spese condominiali folli per inquilini del Comune in stato di bisogno»

Le spese condominiali sono altissime. Ma gli inquilini di 14 monolocali di uno stabile di proprietà del Comune sono anziani o handicappati seguiti dai servizi sociali. E' quanto denuncia la capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri in una interrogazione sulla gestione dell'immobile in via Pier Capponi.«Il Comune - si legge nell'interrogazione - ha acquistato dall'istituto di Montedomini un immobile in via Pier Capponi composto da 14 monolocali provvisti di servizio igienico mentre nel seminterrato due locali, ad uso collettivo, sono adibiti a cucina e sala da pranzo».«Questi monolocali - ha sottolinea la Sgherri - sono stati assegnati a persone in stato di bisogno anziani e o portatori di handicap e gli assegnatari di questi monolocali sono seguiti dai servizi sociali».Secondo la capogruppo di Rifondazione Comunista «gli assegnatari hanno ricevuto dall'amministratore del condominio una notula a consuntivo delle spese del biennio 1998-1999 da saldare in una unica soluzione, che oscilla da un minimo di un milione fino a un massimo di 10 milioni, importo che viene a sommarsi alle spese di gestione ordinaria del 2000 quantificata in 6 rate di circa 500 mila lire, determinandosi cosi un costo gravoso ed insostenibile per i singoli ospiti».Per questo motivo la Sgherri chiede di sapere «se e quali forme di controllo delle spese ha stabilito l'amministrazione comunale, trattandosi di un proprio immobile, al fine di accertarsi della congruità ed economicità della gestione»; «se non ritiene grave che soggetti socialmente deboli, assistiti dal Comune, siano costretti a una gestione amministrativa delle spese che comporta oneri così gravosi per i soggetti medesimi e soprattutto con una retroattività insostenibile economicamente». Infine la Sgherri vuole conoscere «se non si ritiene opportuno individuare una modalità di gestione amministrativa del condominio più economica e puntuale per i soggetti medesimi». (fn)Questo il testo dell'interrogazione:Tipologia INTERROGAZIONE URGENTESoggetto Proponente MONICA SGHERRIOggetto sulla gestione condominiale dell'immobile in via Pier Capponi: gravosità oneri e retroattività delle spese condominialiPremesso che il Comune di Firenze ha acquistato dall'istituto di Montedomini l'immobile situato in via Pier Capponi 16 caratterizzato da 14 monolocali provvisti di servizio igienico mentre nel seminterrato due locali, ad uso collettivo, sono adibiti a cucina e sala da pranzo;Considerato che questi monolocali sono stati assegnati a persone in stato di bisogno anziani e o portatori di handicap;Considerato altresì che gli assegnatari di questi monolocali sono seguiti dai servizi del Comune, vedi assistenza domiciliare;Rilevato dunque che trattasi di un servizio che il Comune ha predisposto per categorie socialmente deboli;Appreso che gli assegnatari di detti monolocali hanno ricevuto dall'amministratore del condominio geometra Ferrari una notula a consuntivo delle spese del biennio 1998-1999 da saldare in una unica soluzione, che oscilla da un minimo di un milione fino a un massimo di 10 milioni, importo che viene a sommarsi alle spese di gestione ordinaria del 2000 quantificata in 6 rate di circa 500 mila lire, determinandosi cosi un costo gravoso ed insostenibile per i singoli ospitiRilevato l'estrema difficoltà della lettura e comprensione della contabilità consegnata;INTERROGA URGENTEMENTE1) Nell'ottica della tutela dei soggetti ospiti nell'immobile, se e quali forme di controllo delle spese ha posto in essere l'Amministrazione Comunale, trattandosi di un proprio immobile, al fine di accertarsi della congruità ed economicità della gestione;2) se non ritiene grave che soggetti socialmente deboli, assistiti dal Comune, siano costretti a una gestione amministrativa delle spese che comporta oneri così gravosi per i soggetti medesimi e soprattutto con una retroattività insostenibile economicamente;3) Trattandosi comunque di soggetti a cui l'Amministrazione Comunale ha risposto ad un loro bisogno se non si ritiene opportuno individuare una modalità di gestione amministrativa del condominio più economica e puntuale per i soggetti medesimi;