Dirigenti del Comune: tutti promossi dal nucleo di valutazione sul loro operato
La quasi totalità dei dirigenti del Comune ha ottenuto un ottimo voto dal nucleo di valutazione messo in piedi dall'amministrazione comunale per verificare il raggiungimento degli obiettivi prefissati e il livello di professionalità raggiunto dai vertici apicali della struttura di Palazzo Vecchio nel 1999.Il voto minimo previsto era di 90,89 punti, mentre quello massimo era di 114 punti. La quasi totalità dei dirigenti ha conseguito un punteggio alto, oscillando tra i 100 e i 114 punti e il 56,88% del personale valutato ha superato i 109 punti, collocandosi nella fascia di eccellenza.Il nucleo di valutazione, che aveva il compito di giudicare gli 86 dirigenti a tempo determinato e i 16 che svolgono vari incarichi, era presieduto dal segretario-direttore generale del Comune di Firenze, Carlo Paolini, ed era composto da Elio Borgonovi (direttore della Bocconi), Alessandro Viviani (docente dell'università di Firenze), Paolo Parigi (membro indicato dai dirigenti del Comune).La scheda di valutazione, cui dovevano rispondere i vari dirigenti dell'amministrazione, prevedeva domande sulla posizione ricoperta, sulla collocazione nella struttura, sulla complessità organizzativa, sugli obiettivi a livello aziendale, direzionale ed individuale o di ruolo. Oltre a questi criteri è stato introdotto anche il metodo dell'autovalutazione per quanto riguarda il comportamento organizzativo e l'apporto personale specifico.Dopo questa esperienza positiva il nucleo di valutazione ha già iniziato a lavorare per elaborare una nuova metodologia che, considerate le esperienze effettuate, consenta al Comune di assumere sempre più una concezione di gestione flessibile, in grado di trovare una sintesi ideale con l'aspetto organizzativo. Tale metodologia, in rapporto ai dirigenti, può costituire un ulteriore tassello del più generale disegno di valutazione di tutto il personale. Una metodologia che, dopo le opportune verifiche, verrà applicata già da quest'anno.