Aliquote Ici. Grazzini e Toccafondi: «La decisione dell'assessore Cecchi produrrà una valanga di contenziosi»
«La sconcertante decisone dell'assessore Cecchi di non applicare in materia di Ici per le pertinenze accatastate con l'abitazione principale quanto chiaramente precisato dall'apposita circolare del Ministero delle Finanze e cioè la loro stessa aliquota, produrrà una inesorabile valanga di contenziosi».E' quanto sostengono il capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi ed il consigliere di Forza Italia Graziano Grazzini che su questa questione hanno presentato un'interrogazione.«Quello che è più grave è il rivendicare, in una sorta di delirio da arroganza federalista - hanno aggiunto Toccafondi e Grazzini - una autonomia fiscale che penalizza il cittadino rispetto alla indicazione del Ministero. Tutta la "letteratura" federalista conosciuta in materia, compresa quella leghista, ha almeno l'obbiettivo di permettere agli enti locali la riduzione di fiscalità specifiche».«La conclusione dell'assessore si commenta da sola - hanno concluso Toccafondi e Grazzini - siccome abbiamo scelto la politica dell'equità se applichiamo "correttamente" la circolare saremo costretti a far leva su altre voci : Tarsu, Cosap, eventuale introduzione di addizionale Irpef. Sarà formalizzata oggi stesso un'interrogazione urgente per sapere come si rapporterà l'amministrazione con tutti i cittadini che pagheranno come da indicazione ministeriale». (fn)Questo il testo dell'interrogazione:DATA: 21 giugno 2000TIPOLOGIA:Interrogazione Urgente ai fini della scadenza pagamento ICISOGGETTO:Graziano Grazzini Gabriele ToccafondiOGGETTO: Atteggiamento dell'Amministrazione sui futuri contenziosi in merito all'applicazione dell'aliquota del 7 per mille alle pertinenze dell'abitazione principale Considerato che invece del 5,7 per mille molti fiorentini dovranno pagare l'aliquota del 7 per mille sulle pertinenze dell'abitazione principale, Appreso che l'art. 30 comma 12 della legge 488/99 prevede che le pertinenze distintamente iscritte in catasto, non sono considerate parte integrante dell'abitazione principale, in quanto unità immobiliari autonome e quindi non usufruiscono di una riduzione. Appreso che la circolare ministeriale 23 dell'11 febbraio 2000, circolare esplicativa della legge 488/99, fornisce un'interpretazione dell'art. 30 comma 12 tale che sulle pertinenze deve essere calcolata la stessa aliquota della prima abitazione, cioè del 5,7 per mille, Considerato che Firenze ha deciso autonomamente di ritenere "non condivisibile" (!) la circolare ministeriale, Dato che questa interpretazione autonoma del Sindaco ha comportato un aumento delle aliquote e così facendo ha comportato un aumento di esborsi da parte dei cittadini,SI CHIEDE AL SINDACOPerché si è deciso di ignorare la circolare ministeriale che forniva l'interpretazione del Ministero all'art. 30 comma 12 della legge 488/99;Che atteggiamento terrà l'Amministrazione con i cittadini che pagheranno come da indicazione ministeriale e a quanto ammonta la maggior entrata prevista derivante dall'applicazione dell'aliquota del 7 per mille alle pertinenze.