Aliquote Ici, l'assessore Cecchi: "Il Ministero va contro il federalismo fiscale"
"Le scelte del Comune di Firenze in materia tributaria si basano sull'autonomia regolamentare sancita dalla legge, e hanno cercato di seguire un principio di equità. Il Ministero delle Finanze con la sua circolare si muove in senso contrario al federalismo fiscale". E' quanto dichiara l'assessore ai Tributi Amos Cecchi, rispetto a un contenzioso che si è aperto sulle aliquote Ici."In particolare spiega Cecchi per quanto riguarda l'aliquota sulle pertinenze, si è deciso di diversificare l'aliquota fra le pertinenze accatastate con l'abitazione principale e quelle che invece non lo sono. Le prime pagano quindi il 5,7 per mille (come la prima casa), le seconde invece sono considerate come unità immobiliari a se' stanti e sottostanno all'aliquota del 7 per mille. Con questa scelta abbiamo potuto raggiungere l'introito globale necessario, senza essere costretti ad aumentare l'Ici per la prima casa, o a diminuire le detrazioni per i soggetti più deboli.D'altra parte, la legge dà ai Comuni la possibilità di regolamentare liberamente in materia tributaria e noi questo abbiamo fatto. Lna circolare del Ministero delle Finanze vorrebbe obbligare i Comuni ad applicare la solita aliquota per tutte le pertinenze, comunque accatastate. Noi non siamo d'accordo. E' una imposizione che va contro il principio del federalismo fiscale, sancito dal decreto legislativo 446 del '97. E che ci obbligherebbe ad andare contro la politica di equità che abbiamo scelto, confermata anche dalle decisioni di aumentare in modo contenuto la Tarsu, di mantenere invariata la Cosap, di non introdurre l'addizionale Irpef". (ag)