"Tassa sul panorama": chi vuole la perizia può richiederla, ma a sue spese

Le legge che regola il pagamento della cosiddetta "tassa sul panorama", l'indennità risarcitoria che circa 30mila fiorentini sono chiamati a pagare al Comune, non prevede alcuna perizia specifica obbligatoria. Lo spiegano gli uffici del Condono edilizio, dopo la polemica sollevata dai gruppi consiliari di Forza Italia e Azione per Firenze. "Se un cittadino decide di non accettare la cifra definita – spiegano i tecnici – può chiedere il giudizio di un collegio peritale, che però deve pagare a sue spese. E fino ad oggi, per le circa 15mila notificazioni già effettuate, nessuno ha richiesto tale perizia. Questo nonostante che questa possibilità fosse espressamente indicata nella richiesta di indennità, e nonostante che negli stampati specifici siano citate sia la legge di riferimento, sia la possibilità di chiedere qualunque informazione e chiarimento ai nostri uffici". In realtà per il cittadino l'eventuale spesa per il giudizio di un collegio peritale rischia, nella maggioranza dei casi, di essere maggiore della cifra che è chiamato a pagare. "La scelta che abbiamo fatto – afferma l'assessore all'Urbanistica Gianni Biagi – ci sembra vada in favore dei cittadini, e non della burocrazia". "In particolare, le richieste di pagamento dell'indennità risarcitoria sono tutte calcolate in base al ‘profitto' derivante dal maggior valore dell'immobile a seguito dell'abuso realizzato – spiegano ancora i tecnici – questo nel preciso rispetto del decreto del Ministero per i Beni culturali del 26 settembre '97; decreto che richiama l'articolo 15 della legge 1497/39". (ag)