Cordoglio del Consiglio comunale per la morte di Gino Bartali
Anche il Consiglio comunale di Firenze ha espresso il suo grande cordoglio per la morte di Gino Bartali. «Va presto realizzato il museo al quale Gino teneva molto» ha detto il Presidente del Consiglio comunale Alberto Brasca che ha ricordato Bartali come «un grande campione del ciclismo e della vita sociale». «Purtroppo Bartali - ha spiegato Brasca - è stato profeta perché anche me personalmente ha più volte ripetuto "questo museo lo farete dopo che sono morto"». «Questo museo - ha ripetuto Brasca - va assolutamente fatto».Il consigliere di Forza Italia Massimo Pieri ha proposto di istituire un premio speciale alla sua memoria da abbinare al Giro d'Italia. «Si potrebbe addirittura premiare con una maglia intitolata a Bartali - ha spiegato Pieri - il ciclista più "combattivo" del Giro, per ricordare lo spirito del "Ginettaccio"».«Con la scomparsa di questo grande campione - ha detto il capogruppo del CCD Federico Tondi - se ne va anche un pezzo di storia italiana, non solo sportiva ma anche politica. La vittoria al Tour de France del 1948 è da tutti unanimemente ricordata come l'avvenimento che salvò l'Italia dalla guerra civile». Tondi ha anche proposto di intitolare alla memoria di Bartali il Velodromo di Firenze che sarà presto ristrutturato.Massimo Mattei, vicecapogruppo dei Ds ha chiesto che «senza far passare troppo tempo una strada di Firenze venga intitolata ad uno dei più grandi ciclisti della storia di questo meraviglioso sport». «La notizia della morte di Bartali - ha aggiunto Mattei - giunge in un momento particolarmente difficile per questo sport minato dal doping e da ombre che lo allontanano sempre di più dalla sana passione sportiva. Bartali era un'altra cosa: era ancora lo sport romantico, la fatica vera e dura e la lealtà sportiva».Anche Luca Pettini, dei Comunisti Italiani, si è detto d'accordo per intitolare a Bartali una strada di Firenze. «Sono addolorato per la scomparsa di questo grande personaggio - ha aggiunto Pettini - che ha rappresentato uno sport in un momento in cui il ciclismo era la passione di un intero paese e soprattutto delle classi popolari».«Le grandi doti umane prima ancora che sportive di Bartali - ha sottolineato il Vice Presidente della Commissione sport Graziano Grazzini - hanno segnato Firenze di cui il mitico "Ginettaccio" è stato ambasciatore. Gli siamo grati con la consapevolezza che Firenze ed il mondo hanno urgente necessità di uomini come lui».«Oltre ad essere stato un modello per tutto lo sport - ha rilevato la consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci - Bartali è stato anche un esempio di "fiorentinità"». «Al di là di tutte le iniziative che saranno realizzate - ha concluso la Checcucci - da subito sarebbe giusto dare un sostegno al museo che porta il suo nome».«La figura di Gino Bartali e quello che ha rappresentato per Firenze - ha proposto il capogruppo di Rinnovamento Italiano Vittorio Foti - dovrà essere ricordata in un apposito consiglio comunale, senza retorica, come avrebbe voluto del resto "Ginettaccio"». Foti ha anche proposto che «il Comune di Firenze premi con una medaglia il vincitore della tappa del Giro d'Italia che passerà in Toscana». (fn)