Consiglio comunale esprime solidarietà alla missione "Arcobaleno"

Una risoluzione per esprimere solidarietà alle associazioni di volontariato che hanno partecipato alla Missione Arcobaleno, predisposta dalla Commissione Consiliare Pace, è stata approvata dal Consiglio comunale nella seduta di ieri pomeriggio e fa seguito al patto di gemellaggio con Tirana, capitale dell'Albania, approvato il 19 aprile scorso.«Il patto di gemellaggio con Tirana costituisce un modo di sottolineare la solidarietà e i vincoli di fratellanza che debbono legare Firenze con la capitale dell'Albania - ha dichiarato il Consigliere Comunale Antongiulio Barbaro (DS) - legami che appare utile rilanciare in questa fase assai critica per la vita di questo paese. L'Albania è allo stremo, sconquassata dalla crisi economica, dalla debolezza delle proprie istituzioni, dallo sfilacciamento della convivenza civile, dalla presenza sul territorio di potenti organizzazioni di stampo mafioso. Firenze può e deve adoperarsi per favorire l'uscita dell'Albania da questa fase».«Ritengo che sia stato importante in questa occasione - ha proseguito Barbaro - approvare anche la Risoluzione con la quale il Consiglio Comunale esprime solidarietà alle Associazioni e ai volontari che hanno partecipato alla Missione Arcobaleno».«Il gran polverone che è stato sollevato sulle vicende giudiziarie ancora in corso - ha rilevato il consigliere dei Ds - rischiano di oscurare agli occhi dell'opinione pubblica il generoso sforzo di quanti sono accorsi in Albania in favore dei profughi del conflitto in Kosovo, nonché di tenere sullo sfondo le difficilissime condizioni ambientali in cui l'intera Missione Arcobaleno si è dovuta muovere, la cui comprensione è invece decisiva per cogliere i limiti, i meriti e i rischi di tutta l'operazione». «Ritengo - ha concluso Barbaro - che sia invece necessario considerare la Missione Arcobaleno un esempio positivo di intervento umanitario non-armato, di cui potrebbe invece essere necessario replicare in futuro gli aspetti più significativi: organizzazione civile, larga partecipazione dei volontari». (fn)Questo il testo della risoluzione:"Per esprimere solidarietà alle Associazioni di Volontariato che hanno partecipato alla Missione Arcobaleno e chiedere indagini rapide sulle presunte malversazioni".IL CONSIGLIO COMUNALE DI FIRENZEAPPREZZATE tutte le iniziative di carattere umanitario a favore dei profughi messe in atto da diversi soggetti, privati e pubblici, in occasione del conflitto in Kosovo (1999);VALUTATO POSITIVAMENTE l'impegno delle Associazioni di Volontariato e di tutti i cittadini che hanno contribuito con donazioni in denaro ed in natura all'operazione di soccorso meglio nota come "Missione Arcobaleno", promossa e sostenuta dal Governo e dallo Stato Italiano;RICORDATO che, grazie alla presenza degli oltre 6.000 volontari presenti nei campi di soccorso allestiti in Albania e alla donazione di oltre 132 miliardi di lire, nel contesto della Missione Arcobaleno è stato possibile dare assistenza ad oltre 60.000 profughi per tutta la durata del conflitto in Kosovo e realizzare 102 progetti proposti dalle ONG-Organizzazioni Non Governative;TENUTO ALTRESI' CONTO che, per le caratteristiche di vasta e generosa partecipazione che hanno contraddistinto l'intervento umanitario italiano nel discusso contesto del conflitto in Kosovo e nelle difficili condizioni ambientali in cui si è dispiegato, l'impegno dei volontari in Albania ha qualificato positivamente la presenza del nostro Paese, anche rispetto al più modesto profilo tenuto da altri Paesi europei, pur confinanti con l'Albania e il Kosovo;VALUTATE le caratteristiche dell'impegno umanitario italiano a favore dei profughi del Kosovo come pienamente coerenti con i principi di solidarietà e di pacifica convivenza internazionale proclamati solennemente dagli articoli 2 e 11 della Costituzione;APPRESE CON PREOCCUPAZIONE le notizie relative alle indagini in corso da parte della Magistratura su alcuni episodi connessi con la Missione Arcobaleno, da cui emergerebbero malversazioni e fatti penalmente rilevanti commessi da alcuni funzionari italiani con responsabilità di primo piano nella conduzione della stessa Missione;VALUTATO NEGATIVAMENTE il clima di sfiducia e di generale delegittimazione nei confronti della Missione Arcobaleno, del Dipartimento della Protezione Civile e del più generale impegno solidaristico che, per l'atteggiamento e i toni scandalistici di alcuni Organi di Informazione, è stato generato dalle notizie relative alle indagini in corso;RITENUTO che le responsabilità individuali di alcuni funzionari, laddove accertate, non debbano coinvolgere ed offuscare il valore dell'impegno umanitario dei volontari italiani e lo sforzo organizzativo del Dipartimento della Protezione Civile nel contesto in questione;ESPRIME PIENA SOLIDARIETA' ED APPREZZAMENTOa tutti i volontari e alle relative Associazioni che sono intervenute in Albania a sostegno delle popolazioni in fuga dal Kosovo;RINNOVA LA PROPRIA FIDUCIAnell'attività svolta dal personale del Dipartimento della Protezione Civile;ESPRIME ALTRESI' FIDUCIAnell'attività di indagine in corso da parte della Magistratura, auspicando la massima celerità e il massimo rigore nell'individuazione delle malversazioni, dei relativi responsabili e, laddove accertato, nella persecuzione dei reati;FORMULA UN INVITOagli Organi di Informazione affinché le notizie e le cronache relative alle indagini della Magistratura inquadrino le responsabilità individuali degli inquisiti nell'ambito del difficile contesto in cui l'azione umanitaria ha dovuto operare, verificando rigorosamente le fonti, al fine di evitare che le notizie riportate possano ledere seriamente ed ingiustamente la credibilità di tutto il movimento solidaristico italiano oltre che della Missione Arcobaleno;INVITA IL GOVERNO ED IL PARLAMENTOa seguire con la massima attenzione gli sviluppi delle indagini, al fine di mettere a fuoco ed adottare i provvedimenti amministrativi e legislativi più idonei affinché le attività di Protezione Civile avvengano secondo criteri di trasparenza ed efficienza, evitando, qualora accertato, il ripetersi di episodi di malcostume o, peggio, di corruzione;IMPEGNA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE ED IL SINDACOa rappresentare, anche per il tramite dell'ANCI, le valutazioni e preoccupazioni del Consiglio Comunale ai soggetti sopra richiamati.p.LA COMMISSIONEIl Presidente