Via Maso Finiguerra: novità nel progetto del nuovo edificio
Una serie di cambiamenti nel progetto, per andare incontro alle richieste degli abitanti della zona di via Maso Finiguerra: è l'esito della mediazione dell'assessore all'Urbanistica Gianni Biagi con la Sogedi, società proprietaria dell'area dell'ex deposito Sita, accanto al cinema Fulgor, dove nascerà un nuovo edificio di tre piani.Dopo l'ultimo incontro con l'assessore, la Sogedi ha dichiarato di essere disposta a eliminare il secondo piano interrato, spostando la rampa di accesso al parcheggio sotterraneo; a realizzare un giardino pensile sulla copertura del piano terra, una sorta di "filtro verde" fra il nuovo edificio e quello attiguo di via Palazzuolo; a eliminare il previsto muro di recinzione sul confine a sostituirlo con un'inferriata più bassa ed arretrata; ad effettuare "a propria cura e spese prima dell'inizio dello scavo un accurato monitoraggio in tutti gli alloggi del condominio di via Palazzuolo e nel cinema Fulgor, che porti alla redazione di una perizia giurata di un tecnico abilitato che ne accerti l'effettivo stato strutturale"; a stipulare una polizza assicurativa a copertura degli eventuali danni "che si dovessero verificare durante i lavori di costruzione del nuovo edificio".Ricordiamo che il progetto approvato dalla commissione edilizia prevede la costruzione di un edificio di tre piani: al terreno una galleria con cinque negozi (per un totale di 500 metri quadri) e un'area a verde sul retro di 450 mq; al primo, secondo e terzo piano appartamenti di circa 50 mq, per 1250 mq complessivi; nel sottosuolo i box auto (come prevede la legge "Tognoli"), che ora saranno distribuiti su un solo piano anziché su due."Ritengo che questi cambiamenti dice l'assessore Biagi vadano incontro alle richieste degli abitanti della zona, che anch'io ho incontrato ed ho ascoltato attentamente. Capisco le loro ragioni e in questo senso ho cercato di ottenere le massime garanzie possibili. Continueremo a garantire la presenza dell'Amministrazione a tutela di tutti i diritti, in primo luogo quelli degli abitanti, durante tutte le fasi di realizzazione dell'intervento". (ag)