Sgomberato l'immobile di Villa Salvi Cristiani. L'assessore Albini: "Abbiamo trovato una sistemazione a 137 persone"
"Siamo stati costretti a effettuare lo sgombero perché la struttura presentava situazioni di pericolo e quindi per mettere in sicurezza l'immobile che fa parte del piano di dismissioni". L'assessore al patrimonio Tea Albini spiega le cause che hanno portato allo sgombero, operato dagli uffici comunali, a Villa Salvi Cristiani. L'assessore Albini ribadisce che "per ben quattro volte gli occupanti del centro sociale hanno rifiutato incontri per trovare una soluzione e una successiva sistemazione degli occupanti. C'è stata assoluta mancanza di dialogo, non certo per colpa dell'Amministrazione Comunale".Prendendo spunto dallo sgombero di stamani, l'assessore Albini ha ricordato che negli otto mesi circa dall'insediamento, la nuova Amministrazione ha affrontato in modo concreto il problema delle occupazioni abusive. "Sono stati effettuati sette sgomberi ha proseguito l'assessore Albini e sono state sistemate 137 persone. Tutto questo senza che la città si accorgesse di niente perché abbiamo dato subito risposte concrete. Risposte, ovviamente, per i cittadini che abbiano i requisiti per ottenerle".Gli sgomberi effettuati sono stati: via del Ghirlandaio, via de' Pepi, via San Donato, viale Milton, via del Romito, via Paesiello (primo sgombero), via Gian Paolo Orsini, via Paesiello (secondo sgombero), villa Salvi Cristiani. Per gli sgomberi di viale Milton e per il primo di via Paesiello, gli occupanti non avevano i requisiti per una sistemazione.(fd)Palazzo Vecchio, 24 marzo 2000