Il sindaco e l'assessore Albini incontrano l'Unione Inquilini

Una legge ad hoc per le città d'arte a forte tensione abitativa , strumenti nazionali con cui affrontare il problema dell'emergenza casa, rafforzare la collaborazione finora in atto fra Prefettura , Comune e Magistratura. Queste fra le maggiori questioni sollevate questa mattina dall'Unione Inquilini nel corso dell'incontro avuto con il sindaco Domenici e l'assessore alla casa Tea Albini. E per quanto riguarda l'ipotesi di una legge l'assessore è pienamente d'accordo: "Ho già più volte rivendicato, sia a livello regionale che nazionale l'utilità e la necessità di riservare a Firenze un trattamento speciale, non come qualsiasi città d'Italia o della Toscana – specifica l'Albini- , per questo ritengo che una legge sarebbe opportuna". Più cauta è l'assessore alla casa in materia di preassegnazioni per un periodo di tre anni: "E' difficile fare con tanto anticipo promesse che potrebbero non essere mantenute. Bisogna tenere in conto del numero effettivo di alloggi disponibili da qui al 2003 e delle valenze nelle graduatorie". Disponibilità anche da parte del sindaco Leonardo Domenici che come presidente dell'Anci si farà promotore di un incontro a livello nazionale fra sindacati e rappresentanti delle grandi proprietà assicurative. Su questo a livello locale si è già mosso l'assessore alla casa che ha sollecitato le assicurazioni Generali a riprendere il dialogo con le associazioni sindacali per tutelare le famiglie interessate al rinnovo contrattuale e le fasce più deboli dell'inquilinato della Società.E a proposito dell'incontro di questa mattina: "ritengo molto importante dialogare con il Sindacato- sottolinea Tea Albini- , un utile scambio di informazioni ed esigenze che per dare risultanti deve essere costante e continuo". (lb)Palazzo Vecchio, 21 marzo 2000