Barbaro (DS): «Le domeniche ecologiche sono un'ottima cosa ma bisogna andare oltre la logica dei divieti»
Le domeniche ecologiche sono un'ottima cosa ma bisogna andare oltre la logica dei divieti. E' quanto ha dichiarato il consigliere dei Ds Antongiulio Barbaro.Secondo Barbaro «l'esito positivo dell'iniziativa delle domeniche senz'auto conferma che è possibile coinvolgere i cittadini ad un progetto di città sostenibile.D'altra parte non c'è bisogno di altri sondaggi o referendum per saperlo: la Regione Toscana ha recentemente diffuso i risultati di un sondaggio svolto in novembre su 15.000 cittadini della Toscana da cui emerge chiaramente come il tema dell'ambiente e del traffico sia al centro dell'attenzione».«Tuttavia ho qualche perplessità sulla possibilità di insistere a lungo per questa strada - ha detto Barbaro - al di là dei sensibili costi a carico del Comune, se ci pensiamo bene, dobbiamo convenire sul fatto che ciò che è avvenuto domenica scorsa in futuro non potrà essere solo il risultato di divieti reiterati».«Ritengo che si debba puntare molto sul potenziamento del trasportopubblico, ad esempio moltiplicando le campagne di marketing - ha spiegato il consigliere dei Ds - bisogna vendere un viaggio in autobus con la stessa abilità con cui si vende un computer: concerti per i giovani, sconti nei negozi, accordi con le aziende, vacanze premio da sorteggiare. E poi occorre puntare a rendere stabili le diminuzioni dei flussi di traffico».«Ricordo che in Svizzera il 12 marzo si voterà un referendum in cui si propone di dimezzare in dieci anni il traffico privato per mezzo di una forte crescita delle tasse sull'auto - ha concluso Barbaro - I proponenti con tali fondi intendono dare a tutti 1,6 milioni di lire l'anno da utilizzare per il trasporto pubblico, cifra corrispondente a quello che pagherà chi dimezza i chilometri in macchina. A quel livello si va in pari: chi farà ancora meno chilometri guadagnerà, chi ne farà di più perderà. Una sorta di "bonus-malus ecologico". E' chiaro che una proposta del genere deve essere recepita a livello nazionale o almeno regionale. Il Sindaco Domenici, nella sua veste di Presidente dell'ANCI, potrebbe studiare questa ipotesi e proporla nelle sedi appropriate». (fn)