L'assessore Giani a Roma per la manifestazione per la Pace fra Etiopia ed Eritrea
L'assessore con delega ai gemellaggi Eugenio Giani parteciperà domani, 29 febbraio, a Roma alla manifestazione internazionale per la Pace tra l'Etiopia e l'Eritrea. La manifestazione è promossa dalle Comunità Eritree nel mondo e si svolge in contemporanea in varie città dell'Africa, degli Stati Uniti, del Canada, dell'Australia, del Medio Oriente e dell'Europa. Lo scopo dell'iniziativa è quello di richiamare l'attenzione delle autorità e dell'opinione pubblica al fine di far cessare l'inutile conflitto armato che da due anni sta causando migliaia di vittime innocenti. Etiopia ed Eritrea hanno lanciato all'attacco 600.000 soldati in un conflitto al di sopra di ogni loro possibilità economica ed umana. Finora ci sono stati più di 70.000 morti e centinaia di migliaia di civili, soprattutto donne e bambini, hanno sperimentato la deportazione. Alle deportazioni forzate, al disprezzo dei diritti fondamentali che il regime etiopico ha inflitto agli oltre 60.000 eritrei ed etiopici di origine eritrea che sono stati prelevati dai propri figli e mandati via in maniera inenarrabile, ha anche confinato centinaia di migliaia di giovani eritrei in campi di concentramento.I partecipanti alla manifestazione chiederanno all'Etiopia di accettare la pace e fermare la pulizia etnica e liberare gli oltre 1.500 giovani eritrei segregati nei campi di concentramento."Ho partecipato ha detto l'assessore ai gemellaggi Eugenio Giani - con grande commozione nel gennaio 1992 ad Asmara alla firma del gemellaggio fra le due antiche città accompagnando l'allora vice sindaco Giovanni Pallanti. Le autorità eritree che avevano da pochi mesi conquistato l'indipendenza del Paese, vollero che il primo gemellaggio in assoluto dell'Eritrea libera fosse con Firenze, per la solidarietà con cui la città aveva vissuto la lunga lotta di liberazione costruendo addirittura, per iniziativa di Enzo Enriquez Agnoletti, l'ospedale ortopedico di Port Sudan, appena fuori i confini, che ha ospitato migliaia di soldati feriti nell'azione del Fronte di Liberazione dell'Eritrea. Firenze è oggi vicina al popolo eritreo, con la stessa determinazione e calore con cui ha accompagnato la lunga lotta per la liberazione e la sovranità dello stato affermata nel 1991". (fd)Palazzo Vecchio, 28 febbraio 2000