Revocate nove licenze per i pubblici esercizi. L'assessore Colonna: attenti al commercio illegale
REVOCATE NOVE LICENZE PER I PUBBLICI ESERCIZIVA AVANTI L'OPERAZIONE TRASPARENZA DEL COMUNEVa avanti l'operazione trasparenza dell'amministrazione comunale per le licenze dei pubblici esercizi: negli ultimi giorni ne sono state revocate nove. Si tratta di alcune delle "autorizzazioni all'esercizio di somministrazione di alimenti e bevande" rilasciate dal Comune negli anni fra il 1993 e il 1995, ed ora oggetto sia di una complessa verifica da parte degli uffici dell'assessorato allo Sviluppo economico, sia di una indagine della magistratura fiorentina. Inoltre, il Comune sta studiando un nuovo sistema per la concessione delle licenze, probabilmente con un bando, che abbia requisiti di massima chiarezza. E l'assessore Colonna avverte: "Attenzione alla compravendita di licenze: è irregolare".Tra il '93 e il '95 venne riaperto il contingente delle licenze per i pubblici esercizi, e gran parte di quelle di tipo "B" (bar con la somministrazione di alcolici) andarono agli esercenti che per gli stessi locali già avevano la "D" (senza la somministrazione di alcolici). A quel punto le licenze "D" avrebbero dovuto essere usate per l'apertura di un nuovo esercizio (entro sei mesi), oppure restituite al Comune. Non avvenne nessuna delle due cose, e partì invece una compravendita di autorizzazioni che era in realtà in gran parte irregolare. La legge infatti vieta di commercializzare le licenze come tali: la vendita dev'essere dell'azienda della sua completezza (compresi i beni mobili e immobili, l'avviamento etc) e non di un "pezzo di carta" che in sé non ha alcun valore. Grazie all'abuso del meccanismo delle proroghe, che permetteva di tenerle "sospese" in attesa di eventuali acquirenti, in questi anni le licenze sono rimaste illegittimamente sul mercato: da qui i controlli e le indagini scattati in questi ultimi tempi."Il problema spiega l'assessore allo Sviluppo economico Francesco Colonna è anche quello di mettere in guardia chi fosse intenzionato ad acquistare una licenza, perché in buona fede si può ritrovare a pagare caro qualcosa che non vale niente. Purtroppo in molti ci sono già cascati. A questo proposito, proprio rispetto a chi può essere incappato nel problema, stiamo cercando delle soluzioni, per esempio nella ridefinizione dei requisiti per i futuri bandi". (ag)