Sgherri (Rifondazione Comunista): «Che fine ha fatto il progetto "Musical Nanny"?»

Che fine ha fatto il progetto «Musical Nanny»? E, soprattutto, come sono stati spesi gli oltre 700 milioni di lire finanziati dall'Unione Europea (nell'ambito dei progetti finalizzati all'occupazione) e anticipati quasi interamente dal Comune di Firenze? Sono alcuni dei quesiti contenuti in una interrogazione presentata dalla capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri e sottoscritta da tutte le altre consigliere, Lavinia Balata Orsatti (PPI), Susanna Agostini e Athina Cenci (DS), Bianca Maria Giocoli (Forza Italia) e Gaia Checcucci (Alleanza Nazionale).«Il progetto, della durata di due anni - si legge nell'interrogazione - era finalizzato alla formazione di assistenti musicali all'infanzia ed handicap ed alla successiva creazione di una società o cooperativa di servizi costituita e gestita dalle partecipanti al corso». «Il Comune di Firenze - scrive la Sgherri - in quanto ente promotore è responsabile dello svolgimento del progetto, pena la restituzione delle somme percepite».«Dopo ben quattro prove scritte, le cinquecento aspiranti, tutte in possesso di laurea o diploma di maturità e disoccupate - spiega Monica Sgherri - sono rimaste in 25. Queste ultime, dopo aver partecipato ad un corso di 600 ore e un tirocinio di altre 200, avrebbero dovuto creare una impresa o una cooperativa finanziata con 45 degli oltre 700 milioni stanziati per il progetto».Nell'interrogazione si chiede quindi «se è stata creata la società di servizi, quante persone impiega, come ha usufruito delle risorse preventivate» e «in quale settore oggi opera l'impresa creata».Gli altri quesiti posti dalla Sgherri e dalle altre consigliere riguardano «i risultati circa il soddisfacimento delle partecipanti rispetto alla qualità del corso», «quali controlli e verifiche ha fatto l'amministrazione comunale sui contenuti del corso e sulla loro realizzazione» e, infine, «quali materiali sono stati prodotti e diffusi alle partecipanti, e con quali benefici, delle attività transnazionali, per le quali erano stati impegnati 140 milioni di lire». (fn)