Bilancio, l'assessore Cecchi: "Non c'è stangata"

Un bilancio che si propone una forte politica di investimenti (circa 2500 miliardi nel mandato 2000-2004) per dotare Firenze di nuove infrastrutture, per dare impulso al lavoro e all'economia, in specie nei settori piccolo-medi. Un piano di dismissioni di quote partecipative e di immobili, proseguimento nell'opera di recupero dell'evasione, contenimento della spesa, salvaguardando però i servizi legati alla sicurezza sociale e alla scuola, accrescimento contenuto della pressione tributaria, facendola gravare il meno possibile sui nuclei familiari e sui soggetti sociali deboli, senza l'introduzione dell'addizionale Irpef. Sono le linee guida del bilancio del Comune di Firenze illustrate dall'assessore Amos Cecchi.In particolare l'assessore Cecchi si è soffermato sulla Tarsu che avrà un aumento sensibile sia per quanto riguarda le abitazioni (incrementi che variano dalle 23 alle 47 mila lire annue a seconda dei metriquadri) che il settore non abitativo. "Anche con questo aumento – ha sottolineato l'assessore Cecchi – Firenze rimane fra i livelli più bassi fra le grandi città. La nostra operazione-bilancio è segnata chiaramente da una linea di equità sociale, di gradualità e di complessivo equilibrio". Per quanto riguarda l'Ici vengono modificate le aliquote non riguardanti la prima casa e viene operata una semplificazione complessiva ottenendo, insieme a un relativo incremento del gettito, la possibilità di far pagare al cittadino l'imposta come una normale utenza. (fd)Palazzo Vecchio, 8 febbraio 2000